Chaos Non Musica… Piscia Korsakov e 101% Odio

Uno legge il titolo e giustamente non ci capisce un cazzo. Non si capisce dove voglia andare a parare questo articolo, di cosa parlerà nello specifico ma sopratutto perchè. State calmi e tutto vi sarà chiaro, o almeno lo spero. In realtà per chi conosce i due gruppi citati nel titolo, apparirà alquanto banale il motivo che mi ha spinto a scrivere un unico articolo/recensione in merito alle “mirabolanti” gesta dei 101%Odio e Piscia Korsakov. Entrambi emersi tra la metà e la fine degli anni ’90, nella loro brevissima ma intensa esistenza i suddetti gruppi rappresentano alla perfezione l’essenza di ciò che si può definire e che amo definire “chaos-punk”. Un vero concentrato di disastro sonoro, di purissimo punk sporcato con il crust e dalle venature anarcho capace di andare oltre la musica e oltre il rumore, manifestandosi in tutta la sua travolgente irruenza in un vortice di caos, odio e rabbia primitiva devastanti per i timpani anche dei punx abituati alle sonorità più pesanti. Sono questi gli elementi che accomunano i Piscia Korsakov e i 101%Odio. Sono questi gli elementi che mi hanno spinto a scrivere questo articolo-recensione. L’odio che li accomuna ed il caos che hanno messo in musica li rendono di diritto protagonisti di questo articolo.

A metà degli anni ’90, quando la scena hardcore-punk friulana stava vivendo una fase di estrema stagnazione rispetto al decennio precedente che aveva visto le mirabolanti gesta di storici gruppi come Upset Noise, Warfare, Soglia del Dolore e sopratutto Eu’s Arse, si affaccia nel circuito underground di Udine un gruppo dal nome a tratti imbarazzante (chiaramente in senso buono) e dedito ad un hardcore punk vecchia scuola molto grezzo, caotico e rumoroso, a tratti imbastardito con sonorità anarcho punk. Sto chiaramente parlando dei Piscia Korsakov, il gruppo formato da Gigi, Robi, Sebi e Enrico che nel 1997 rilascia il suo primo e unico demo dall’emblematico titolo “Vivere la Merda”, una vera dichiarazione di intenti. Il titolo del demo sembra quasi volerci far capire fin da subito cosa ci troveremo ad ascoltare una volta: un concentra di nichilismo e di misantropia urlato con rabbia primitiva dalla voce sgraziata della Robi che a tratti, complice una registrazione lo-fi tipica di questo genere di produzioni, rende difficile comprendere il testo degli otto pezz(acc)i presenti su questo “Vivere la Merda”, il tutto sopra un tessuto sonoro chiaramente debitore al punk-hardcore più caotico e grezzo della vecchia scuola italiana degli anni ’80 (faccio solo un nome: Raf Punk).

Si parte alla grande! Difatti il pezzo con cui si apre il demo non può che essere intitolato “Vivere Merda” (nome che assumerà poi il gruppo nato quasi dieci anni più tardi dalle ceneri degli stessi Piscia Korsakov) brevemente descrivibile come il manifesto sonoro e lirico della Robi e compagnia rumorosa. Nichilismo puro. Se la partenza è stata affidata ad un pezzo simile di rara bellezza, il proseguimento non può che farci imbattere in una parodia irriverente di “Pregherò Per Te” (cover in italico idioma della ben più famosa “Stand By Me”) che parte tranquilla, quasi malinconica nella voce della Robi e nel suo incedere “melodico” (mai avrei pensato di utilizzare questo aggettivo parlando dei Piscia Korsakov, ma tant’è…) ma che immediatamente, in prossimità del ritornello, esplode in una rabbia stonatissima e schizofrenica, tanto che ci si ritrova a muovere la testa quasi senza accorgersene. In tutto il suo grezzume, un pezzone! La nostra iniezione di caos e odio prosegue con due pezzi devastanti, brutali e tiratissimi come “Cannibali” e “Assassinio”, sempre in bilico tra l’hardcore punk dei primi Wretched e certe sonorità crust-core, quelle più caotiche e rumorose. Il demo continua presentandoci altri 4 pezzi tra cui è impossibile non citare l’aggressiva “Repressione”, dalle liriche antagoniste e militanti che piacciono tanto a noi punx. Gli ultimi due pezzi sono “No Eroina”, che vede la doppia voce maschile/femminile di Enrico e della Robi urlare un testo (che fa molto punk anni ’80) di forte denuncia sociale contro la “droga del potere”, e l’inno di ogni punx che si rispetti dal titolo chiaro ed immediato “Tutti Punx”, brano dalle sonorità vagamente street e dal testo che recita: “A tutti i punx birra e vino gratis!”; pezzo migliore per concludere questo album non credo potesse esistere. Ennesima dichiarazione d’intenti dei Piscia Korsakov, punx nichilisti e alcolizzati autori in tutto di 16 minuti tiratissimi di disastro sonoro.

Ma, come già detto sopra, i Piscia Korsakov nella seconda metà degli anni ’90 non erano certamente gli unici a suonare “Chaos non musica” incazzato, veloce e grezzo. Difatti due anni prima dell’uscita del demo “Vivere la Merda” (1997), emersero dai putridi bassifondi dell’alienata metropoli milanese strane creature che, in un momento di follia collettiva dovuta, senza ombra di dubbio, alla giovanissima età, decisero fosse una buona idea mettere su un gruppo e suonare rumoroso punk, nonostante i mezzi fossero pochi e la qualità, almeno in quegli anni, ancora meno. E’ così che nell’autunno 1995 si formano i 101% Odio, gruppo formato da Sarta, Puj, Ghallonz e Rissa (alcuni di loro li avremmo visti all’opera successivamente nei Kalashnikov Collective) e impegnato a “suonare” puro “chaos punk” che negli intenti dei nostri sarebbe dovuto essere un concentrato di rumorosissimo anarcopunk imbastardito con derive crust-core; negli intenti per l’appunto, perchè ciò che ci troviamo sparato nelle orecchie al massimo volume è un distillato di odio (e come poteva essere altrimenti con un nome simile?) misto rabbia altamente rumoroso e altamente fastidioso (ma a noi piace così, ribadiamolo!).

Leggenda narra che il primo demotape dei 101% Odio fu registrato tutto in presa diretta e nel giro di un’ora e mezza e che fu stampato in pochissime copie. I mezzi eran pochi, ma la voglia di fare e la rabbia che animavano Sarta, Puj e compagnia incazzata era tanta a quanto pare. Il demotape in questione presentava 10 tracce dai tra cui tre cover, una degli Anti-Nowhere League (“I Hate People”) e ben due degli Exploited (“Punk’s Not Dead” e “Alternative”). Non si sa come, non si sa perchè, ma il caotico hardcore punk dalle derive crust-core e anarcho punk intriso di rabbia, misantropia e passione dei 101% Odio trovò qualcuno che lo apprezzava e perciò i nostri si trovarono a suonare per la seconda volta dal vivo sul palco del fu Laboratorio Anarchico di via De Amicis a Milano in compagnia di Frammenti e Alterazione. Nell’autunno del 2004 Sarta e Ghallonz per tributare il giusto ricordo alla loro esperienza giovanile con i 101%Odio decidono di mettersi a risuonare vecchio materiale registrando quella che è a tutti gli effetti una antologia postuma di questa misconosciuta band milanese. E’ così che ci troviamo ad ascoltare 10 tracce (tra cui troviamo la cover di “Finirà Mai?” dei Wretched, gruppo che risulta essere la principale influenza dei nostri) di rumoroso crust-core primordiale e incazzato risalenti agli ultimi mesi di vita dei 101%Odio. Nonostante la qualità della registrazione, altamente precaria e volutamente grezza, i brani si fanno apprezzare e puzzano tanto di quella rabbia e di quell’odio contro tutto e tutti tipicamente adolescenziale-giovanile. La tripletta “Indelebile Sangue di Guerra”, “Neve Nera” e “Polizia di Merda”, ma anche un brano come “Autorità = Morte” sono pezzi altamente godibili ancora oggi. E’ questo dopotutto il rumore che ci piace e i 101%Odio suonavano rumore di primissima qualità.

 

Siamo giunti per fortuna dei miei lettori alla conclusione di questa divagazione su due misconosciuti gruppi attivi nella seconda metà degli anni 90 che hanno rappresentato probabilmente la faccia più rumorosa, caotica e grezza della scena hardcore punk italiana. Piscia Korsakov e 101%Odio, ovvero discutibili esemplari di non musicisti (come al solito in senso affettivo) dediti a suonare “Chaos non Musica” che piace tanto a noi punx marci e molesti. Se non avete mai ascoltato qualcosa registrato dai suddetti gruppi cazzo aspettate a devastarvi le orecchie con un concentrato purissimo di disastro sonoro?

Oltre il rumore, odio contro la musica!