Corrupted Human Behavior – A Feast for Crows (2022)

Qual è la causa originaria della corruzione dell’animo e del comportamento umano? Va ricercata nell’essenza stessa di una presunta natura umana o nelle sovrastrutture sociali e culturali? Quale sia la risposta necessiterebbe di un’impegnativa discussione di filosofia morale e politica che richiederebbe un elevato dispendio di tempo ed energie, probabilmente non portando ad una risposta univoca e definitiva che in sostanza non esiste. Probabilmente un blog in cui si parla di hardcore punk in tutte le sue sfaccettature non è nemmeno il luogo adatto, ma questa breve riflessione introduttiva è nata a partire dal nome della band protagonista della non-recensioni di oggi, ovvero i Corrupted Human Behavior. Il gruppo portoghese aldilà dell’affascinante nome spiegato qui, è ormai un habituè di Disastro Sonoro visto che, non solo ho non-recensito il loro album di debutto nel 2020 ma li ho anche intervistati nel novembre scorso parlando con loro dell’importanza che il punk torni ad essere una minaccia e una forma di resistenza. Tutto questa lunghissima premessa per introdurre A Feast for Crows, ultimissima fatica in studio per i Corrupted Human Behavior che personalmente attendevo con estrema curiosità e che non ha deluso le aspettative.

A prenderci per mano e a guidarci in questo nuovo capitolo dei nostri crusters portoghesi troviamo la bellissima strumentale intitolata A Place You Would Never Go, che fin da subito ci fa immergere in un’atmosfera dominata da toni apocalittici, desolazione, smarrimento e miseria, ma con melodie che sembrano voler costruire anche una sorta di epicità oscura che richiama non solo i maestri Amebix ma anche i loro seguaci Effigy e i ben più recenti Swordwielder. I riferimenti stilistici dei portoghesi sono i classici del genere e rispondono al nome di Deviated Instinct, Hellbastard, Extinction of Mankind fino ad arrivare a nomi più recenti come Fatum e primissimi Instinct of Survival, sapendo cogliere con attenzione l’importanza di bilanciare i momenti dai toni catastrofico-apocalittici con quelli in cui il crust punk assume le sembianze di un’incursione selvaggia a lama sguainata e in attacco diretto e sfrontato a questo mondo. Da tutte queste influenze “ingombranti” i Corrupted Human Behavior sanno però costruire un sound e un’atmosfera generale che, per quanto non brillino di originalità e non abbiano il sapore della novità, appaiono estremamente ben suonati, sinceri e appassionati nel riproporre un genere per sua natura estremamente stagnante e ripetitivo. I Corrupted Human Behavior scacciano tutti questi fantasmi con due grandi qualità: quella di conoscere a fondo la materia che suonano e quella di plasmare in una maniera abbastanza personale la classica ricetta stench-crust, dimostrandosi abili nello scrivere brani che funzionano, che hanno una struttura solida e un’incedere maestoso quanto selvaggio. Inoltre le tematiche affrontate dai portoghesi, per quanto siano anch’esse abusate nel genere, rimangono più attuali che mai ed è ottima cosa che chi suoni crust punk con coscienza e attitudine come fanno i Corrupted Human Behavior, continui a denunciare gli orrori del capitalismo e a porre l’attenzione su temi come la distruzione ambientale portata avanti in nome della fame di profitto, tanto per fare un esempio.

A Feast for Crows sarà la colonna sonora perfetta del giorno in cui l’oscurità eterna piomberà sulle nostre esistenze condannate all’estinzione e le nostre carni pestilenziali diventeranno nient’altro che un banchetto per i corvi. Perché oramai il comportamento umano è corrotto e il suo animo sta inesorabilmente marcendo insieme a questo pianeta.