Crust as Fuck Existence #2

Febbraio 2022, primo capitolo di questa “nuova rubrica” intitolata Crust as Fuck Existence. Ottobre 2022, secondo appuntamento con tre band e tre lavori che ho trovato tra i più interessanti in ambito crust punk & affini negli ultimi mesi e che ho ascoltato con estremo interesse. Sarò stranamente conciso perchè non voglio tediarvi con altre inutili parole, vi lascio direttamente alle non-recensioni delle prime fatiche in studio di Tormentum e Exist Enslaved e del nuovo ep targato Speedkobra. Ascoltate e supportate i gruppi, diffondete l’apocalittico e pestilenziale verbo del crust punk!

Tormentum – Demo 2022

Non ricordo nemmeno come mi sono imbattuto nei Tormentum qualche mese fa, so solamente che mi sono bastati i primi due minuti di questa loro prima demo per comprendere che questi crusters messicani potrebbero avere qualcosa da dire in ambito stench-crust punk, pur senza reinventare il genere o suonarlo con estrema originalità. Sono bastati quei primi due minuti per rievocare i fantasmi di grandi band del revival “stenchcore” degli anni duemila come Sanctum e Stormcrow su tutti e di conseguenza sentire rieccheggiare nella putrida aria gli echi di certi Fatum e certi Cancer Spreading, quelli più marci e rozzi. E’ infatti il crust punk imbastardito da certo death metal a la Bolt Thrower (sopratutto nel riffing) e dall’incedere barbarico e guerreggiante quello proposto dai Tormentum in queste quattro tracce, un crust punk che affonda le proprie radici in quel pestilenziale brodo primordiale a cui si abbeverarono band del calibro di Deviated Instinct , Prophecy of Doom e successivamente Extinction of Mankind e che sembra voler dichiarare guerra aperta, senza fine e senza esclusioni di colpi a questo mondo per vederlo ridotto in macerie il prima possibile. E’ del tutto superfluo aggiungere altre parole sui Tormentum e sul loro stench-crust, se non che per fortuna qualcuno ha appreso e interiorizzato al meglio la lezione di dischi grandiosi come “On the Horizon“, “Enslaved in Darkness” e del seminale “In Battle There’s No Law“, sapendola riproporre in maniera sincera, convincente ed estremamente appassionata. Vediamo cosa sapranno fare nel prossimo futuro i Tormentum, intanto ascoltiamoci questa demo e teniamoli d’occhio! In guerra non esiste legge, non c’è alcuna salvezza!

Exist Enslaved – Endless Stench of the Morbid World

Vi mancano i magnifici Lifeless Dark? Vi infatuaste a suo tempo dell’unico ep pubblicato dai Death Evocation? Siete cresciuti avendo come unico credo Behind the Realms of Madness dei maestri Sacrilege? Se la risposta a tutte queste domande è un istintivo e viscerale si, gli Exist Enslaved fanno esattamente al caso vostro. Senza raggiungere le vette compositive e l’originalità dei già citati Sacrilege e senza far gridare al miracolo come fecero ai tempi di Who’ll Be the Victims i Lifeless Dark, la band russa si dimostra un’ottima interprete di quel crust punk dai forti toni stench e metallici che tanto andava di moda nei primi anni del duemila. Con questo prima fatica in studio intitolata Endless Stench of the Morbid World, titolo che appare come vera e propria dichiarazione d’intenti da parte dei nostri e della loro visione dell’esistenza, gli Exist Enslaved ci offrono sette tracce di crust punk imbastardito da una pesante armatura metallica che richiama in maniera esplicita sia la scuola britannica ottantiana, sia i migliori esponenti russi del cosidetto stenchcore, primissimi Fatum e Repression Attack su tutti, puntando in maniera evidente su un approccio selvaggio, battagliero e spietato piuttosto che sulle atmosfere apocalittiche e oscure tanto care ad altri esponenti del genere. E’ infatti un crust punk votato al massacro, che non vuole fare prigionieri e che in sedici minuti ha il solo obiettivo di annichilire qualsiasi forma di vita si trovi dinanzi a se. Se vi basta tutto questo, Endless Stench of the Morbid World rappresenta un ottimo debutto che ci obbliga a segnare il nome degli Exist Enslaved come una delle band da tenere d’occhio in ambito stench-crust punk nei prossimi mesi e anni. Dietro i regni della follia c’è solo il fetore senza fine di un mondo malato…

Speedkobra – Nightrider

A distanza di un paio di anni dall’ottimo Days of Madness, i berlinesi Speedkobra tornano sulle scene con questo nuovo ep intitolato Nightrider della durata di un quarto d’ora abbondante. Un ep che prosegue il percorso stilistico tracciato dai tedeschi con i precedenti lavori, ovvero un convincente cocktail esplosivo in cui vengono mixati crust punk, tensioni più metalliche e anche una certa attitudine stradaiola tipicamente rock’n’roll. Dopo una manciata di ascolti però si comprende come gli Speedkobra questa volta abbiano cercato di corazzare ancora di più il loro crust punk furioso e selvaggio con una pesantezza, una brutalità e un riffing che tradisce una profonda influenza metallica. Riffing e assoli che si alternano tra echi di natura thrash-crust punk e tensioni dal sapore speed-metal-rock’n’roll, batteria che pesta su ritmiche d-beat come non ci fosse un domani, un cantato corrosivo e rabbioso tipicamente crustcore, sono queste le qualità che emergono da tracce come Send me to the Depths, Condenado o Sacrifice, qualità che sommate insieme rendono seriamente difficile resistere alla carica trascinante del crust’n’roll suonato dai berlinesi. Nightrider è uno di quegli ep che vi ritroverete ad ascoltare in loop perchè è un ottimo esempio di come si riescano ad ibridare il crust punk, il thrash-speed metal e una viscerale attitudine rock’n’roll che rende il tutto ancora più spontaneo, immediato e difficilmente noioso. Se siete fan in egual misura di Anti Cimex, Inepsy, Hellkrusher, Extreme Noise Terror e i più recenti Overcharge, gli Speedkobra sono il gruppo che fa per voi!