“Fantasie di Sopravvivenza Nucleare”

 

Fantasie di Sopravvivenza Nucleare” è il titolo del breve racconto tratto dall’introduzione alla recensione degli Anno Omega, gruppo anarcho-synth punk milanese.

Anno Omega, giorno 1, Neo-Milano.

Anno Omega, dopo la guerra nucleare. L’ennesima battaglia tra le bande e le tribù che abitano ciò che resta della città di Milano è finita ma si odono ancora gli spari in lontananza, dietro le macerie dei grattacieli si può scorgere ancora il fumo che oscura il cielo e inghiotte un pallido sole artificiale. Pochi i sopravvissuti all’apocalisse nucleare, ancora meno coloro che mantengono una parvenza di esseri umani tra creature geneticamente modificate dalle radiazioni e altri che si sono ormai abbandonati ai loro primitivi istinti, quelli più malvagi e selvaggi, assetati di distruzione e caos nel nome del nichilismo più totale. Qualcuno tra questi sopravvissuti decide di mettere su un gruppo per suonare l’unico genere musicale possibile nelle periferie della Neo-Milano dominata dalla paranoia nell’Anno Omega. Angoscia punk paranoico è il suono con cui dare forma e voce alle ultime fantasie di sopravvivenza, alle ultime pulsioni di sovversione. Dalle radio rotte escono le melodie di questo esperimento musicale e invadono le strade dominate dell’angoscia, in questa era paranoica ed ossessiva.

Fantasie di sopravvivenza nucleare emergono dalle note di questo esperimento di “angoscia punk” che risuona nelle strade invase dalla paranoia in questo oscuro presente che ha presa le sembianze del peggiore dei nostri incubi. Un presente dove ogni nostro atto di amore sovversivo e di resistenza viene costantemente controllato, sorvegliato e represso. Noi, i cospiratori dell’Anno Omega, siamo pronti a insorgere. È già la fine per voi.