Golpe – La Colpa è Solo Tua (2021)

Primavera 2021. Milano assomiglia sempre di più al volantino di un concerto punk che non c’è mai stato, un vecchio flyer che resiste sui muri grigi di questa metropoli corroso dal tempo e sbiadito dalla pioggia. Mentre sono sempre più lontane le nostre offensive improvvise e le nostre cinque giornate all’insegna del rumore e del DIY, mentre non si sentono più chitarre distorte attentare al quieto vivere e urla incazzate riecheggiare nella notte fino a perdere la voce, qualcuno decide di rompere il silenzio e pubblicare un disco di “chaos non musica”, un disco che prende le sembianze di un grido di disperazione e, al contempo, di una dichiarazione di guerra verso l’esistente di merda che stiamo vivendo. La città è quieta… I Golpe parlano.

Partiamo con delle doverose note biografiche e tecniche legate a La Colpa è Solo Tua, primo vero e proprio album in studio del progetto milanese Golpe. La pubblicazione è stata curata dalla statunitense Sorry State Records, una delle label DIY più interessanti e attente nell’attuale underground hardcore mondiale, mentre l’artwork di copertina è opera del solito Fra Goats, figura arcinota della scena hardcore punk milanese, attualmente dietro il microfono degli affascinanti anarcopunx Kobra e parte del collettivo Sentiero Futuro. Inoltre il disco è accompagnato da un poster-comunicato politico con cui Tadzio, mente e braccio dietro il progetto Golpe, presenta i suoi pensieri, ciò in cui crede e soprattutto ciò che per lui significa ancora oggi “essere punk”, invitandoci a mantenere uno sguardo e un pensiero critico sull’esistente e sul mondo odierno.

Passando invece ora al lato musicale, bastano pochissime note della titletrack che ci introduce a questo album per notare come i Golpe riprendano, senza nasconderle, quelle sonorità bellicose, immediate e grezze della vecchia scuola dell’hardcore italiano riconducibili principalmente a Wretched e Eu’s Arse. Ma il sound che caratterizza i Golpe non si ferma qui e prende le sembianze di certo raw punk/d beat di matrice svedese, chiamando in causa gentaglia come Mob 47, Disarm, Discard e Bombraid. Tutte queste influenze sono sintetizzabile in un conciso quanto chiaro “chaos non musica”, in modo da fugare ogni dubbio possibile su cosa ci troviamo ad ascoltare. Per quanto riguarda invece il comparto lirico, anche i testi che accompagnano le dieci tracce evocano in maniera convincente lo spettro dei Wretched dei primi Ep e gli Eu’s Arse di Lo Stato ha Bisogno di te? Bene, Fottilo!, riuscendo a ricordare in maniera sincera l’attitudine riottosa, l’irruenza espressiva e l’immediatezza tipica dell’hardcore italiano degli anni ’80. Inoltre è fin da subito chiaro che i toni di questo primo album in casa Golpe segnano un continuum logico con quelli che caratterizzavano il primo ep Subisci, Conformati, Rassegnati pubblicato due anni fa. Difatti se da un lato si può notare un continuo alternarsi di sensazioni come nichilismo, impotenza e disillusione, dall’altro troviamo testi molto più bellicosi e che invitano a scuotersi di dosso la rassegnazione per spezzare le sbarre delle prigioni che ci costruiamo (Sei la tua Prigione), continuare a bruciare sotto la cenere (Non Spegnerti) e rivoltarsi contro lo Stato (Non Piegarti). A livello lirico il buon Tadzio si trova ad affrontare anche tematiche classiche (ma che non stancano mai) del d-beat/hardcore punk come l’antimilitarismo e la repressione in un pezzo come Servo del Potere  o l’antiautoritarismo e la presa di posizione contro la politica istituzionale (Propaganda). 

In conclusione, seppur devo ammette che ero partito abbastanza prevenuto nell’ascoltare La Colpa è Solo Tua, pensando di trovarmi dinanzi all’ennesimo lavoro che segue in maniera scontata quel revival di d-beat/raw punk che va tanto di moda oggi, mi sono dovuto ricredere completamente perchè i Golpe sono riusciti a non far suonare il tutto come qualcosa di noioso o banale, ma anzi presentandoci un disco ispirato sia musicalmente che liricamente. D-beat, raw punk, hardcore punk, crust, kangpunk… chiamatelo un po’ come cazzo vi pare, alla fine dei conti questo La Colpa è Solo Tua è solamente un concentrato di “chaos non musica” riottoso, devastante e senza pietà! Mai arrendersi, mai morire. Pensa, agisci, reagisci. La scelta è solo tua!