Infernal Coil – Within a World Forgotten (2018)

Chi segue Disastro Sonoro con una certa costanza sa perfettamente che il poco tempo che ho a disposizione per dedicarmi a questo blog lo impiego a parlare unicamente di gruppi, dischi e generi che fanno parte dei miei ascolti quotidiani e che dunque mi piacciono. Zero tempo e zero voglia di impegnarmi a parlare di qualcosa che non ascolto volentieri, sopratutto perchè non sono, per mia fortuna, un recensore o un fottuto critico musicale, dunque non ho nessun interesse nel dare giudizi lapidari e negativi su un disco o una band che non cattura il mio interesse o che non ascolto con piacere. Inoltre, legato a quanto detto, è chiaro che io non abbia nessuna scadenza da rispettare per scrivere articoli o “recensioni” (tra infinite virgolette), nè tantomeno son costretto a inseguire una presunta attualità di uscite in ambito punk/hardcore e metal estremo. Fatta questa premessa, ora potrete capire meglio perchè mi ritrovo a parlare di questo Within a World Forgotten degli Infernal Coil solamente ora a distanza di due anni (quasi tre) dalla sua pubblicazione.

Dopo una manciata di ep che hanno visto la luce tra il 2016 e il 2017, gli Infernal Coil giungono alla pubblicazione del loro primo full lenght nel settembre del 2018, un album capace di colpire nel segno sotto tanti punti di vista e fin dal primo ascolto. Questo però non deve far pensare a Within a World Forgotten come ad un album di facile assimilazione e di ascolto indolore, anzi completamente l’opposto visto che siamo al cospetto di un muro di suono estremo, annichilente, devastante e assolutamente selvaggio nella sua furia distruttiva che prende le sembianze di un’ibrido di death/black metal e grind senza compromessi e assolutamente implacabile. Inoltre, se non si può propriamente parlare di war metal per definire la proposta degli Infernal Coil, poco ci manca perchè son tanti gli elementi e i passaggi che li avvicinano alle sfumature più barbare, bestiali e oltranziste di gruppi come Teitanblood e compagnia. “Non avremo distrutto tutto finchè non distruggeremo anche le macerie”, sembra questa la lezione che anima l’irruenza brutale e la furia caotica del death/black suonato dal gruppo dell’Idaho. E’ un disco difficile, volutamente finalizzato a disorientare l’ascoltatore che si avventura tra le sette tracce; un disco che trasmette sensazioni di angoscia e smarrimento, alternando momenti di estrema furia barbara in cui il caos nella sua forma più primitiva sembra regnare sovrano ad alcuni brevi passaggi “atmosferici” (come nella splendida 49 Suns) che illudono l’ascoltatore che esista la possibilità di un momento di quiete o di salvezza. E appena si riesce a prendere un minimo di fiato, è ancora una volta il caos più selvaggio e barbaro ad irrompere e inghiottirci con la sua violenza inaudita e implacabile, facendoci sprofondare in un vortice di impotenza e smarrimento.

Dal punto di vista delle tematiche, Within a World Forgotten si concentra invece sui paradossi che dominano il mondo naturale, il contrasto tra la bellezza ed il caos che dominano in natura, così come l’autodistruzione a cui sembra essersi condannata inevitabilmente l’umanità. Avviandoci alla conclusione, credo sia doveroso inoltre spendere due righe per parlare dello splendido artwork di copertina, che si discosta in maniera disarmante dall’estetica classica di moltissimi gruppi impegnati a suonare death/black o war metal, allontanandosi da quell’immaginario fatto di caproni, satana, blasfemia e occultismo spiccio. In modo altrettanto disarmante si discosta da un’immaginario più tipicamente grindcore. Anche nella scelta dell’artwork, che rappresenta un paesaggio boschivo attraversato da un torrente, dalle tinte fortemente decadenti e malinconiche, gli Infernal Coil sembrano infatti mossi unicamente dalla volontà di disorientare e confondere chiunque si approcci all’ascolto di questo Within a World Forgotten e una volta smarritosi tra i suoi abissi, lasciarlo in balia del caos più selvaggio e della violenza più brutale. Il metal estremo riparta da dischi come questo e da gruppi come gli Infernal Coil.