Roma a Mano Armata – Drömspell e IRA

Drömspell, il vento scandinavo che soffia su Roma! Ascoltando la prima fatica del gruppo romano si ha immediatamente l’impressione di trovarsi dinanzi ad un lavoro proveniente direttamente dalla scena d-beat/hardcore scandinava della prima metà degli anni ’80. Difatti in questa demo si può sentire tutta l’influenza che la scuola d-beat/hardcore svedese (ma in parte anche quella finlandese) ha avuto sulla proposta e sul sound dei Drömspell. Per farla estremamente breve ci troviamo ad ascoltare 5 schegge impazzite di d-beat/crust che ha le proprie radici ben salde in capolavori come “Scandinavian Jawbreaker” degli Anti-Cimex, “Kärnvapen Attack” dei Mob47, “Crucified by the System” degli Avskum e i primi demo degli indimenticabili Svart Parad. “Fantasmi in Catene” e “Scia di Morte”, giusto per citare un paio di pezzi, racchiudono al loro interno tutti gli ingredienti per del sano e sincero hardcore/d-beat che fa muovere la testa come si deve e fa salire la impellente necessità di fracassare le proprie e altrui ossa pogando come anime dannate divorate dalle fiamme. Drömspell o barbarie!

Gli IRA suonano invece un hardcore classico totalmente debitore alla vecchia scuola del genere, tanto italiana quanto statunitense. Infatti tra le influenze che emergono dal sound dei nostri possiamo annoverare sia Declino e Indigesti, così come Negative Approach, Faith e i primissimi Black Flag. Pochi fronzoli, fondamentalismo hardcore come unica ragione di vita, mazzate sui denti e calci nello stomaco senza fermarsi un attimo. Tracce come “Gabbie di Cemento”, “Senso di Impotenza” o la conclusiva “Buio Impenetrabile” sono vere e proprio schegge di hardcore impazzite che sfondano i timpani, trafiggendo il cervello. Se pensate che l’hardcore, quello più politico, sincero e vissuto/suonato con l’attitudine che non si tratti solamente di musica, sia morto, gli Ira vi sputano in faccia un concetto semplice ma forse troppo spesso dimenticato: lo spirito continua e non morirà mai!