Ruidosa Inmundicia – IRA (2021)

Un ritorno attesissimo quello dei Ruidosa Inmundicia, band di Vienna ma che scrive e ci urla le proprie liriche impregnate di rabbia, attitudine in your face e passione hardcore in spagnolo grazie alle origini cilene della cantante. Un ritorno con questo nuovo disco intitolato IRA che non delude le aspettative, regalandoci quindici minuti per dodoci tracce di hardcore punk veloce, furioso e attraversato da una profonda attitudine riottosa e militante. Le influenze del fast-hardcore tutto rabbia, intensità ed esigenza espressiva dei Ruidosa Inmundicia vanno ricercate in band fondamentali e iconiche come Los Crudos (accomunati non solo dall’uso dello spagnolo ma anche da un’attitudine e una coscienza politica messi in primo piano), Lärm, Seein Red, Spitboy e in minor parte anche band fastcore come i Capitalist Casualties o Infest e qualcosa di vagamente crust a la Detestation. Quali siano le influenze della band austriaca però in fin dei conti non è poi una questione cosi importante, perchè l’hardcore dei Ruidosa Inmundicia si presenta come una netta dichiarazione d’intenti dalla prima all’ultima nota, dal primo all’ultimo secondo, dalla prima all’ultima goccia di sudore, dall’iniziale El Final alla conclusiva Falsedad. In sintesi, dodici tracce che sono il manifesto politico-sonoro perfetto dei Ruidosa Inmundicia e che si riversano su di noi come una tempesta di schegge di rumore-veloce impazzite a cui difficilmente si può rimanere indifferenti!

IRA è infatti un disco capace di suonare attuale e allo stesso tempo trasmettere quel sapore old school dell’hardcore punk veloce e furioso degli anni 80/90 in maniera perfetta, sintomo di una band che suona questo genere perchè mossa da necessità espressiva, passione sincera e perchè ha tanto da urlarci addosso. Un disco che sottolinea ancora una volta come i Ruidosa Inmundicia siano un gruppo bravissimo nel songwriting, avendo dalla loro canzoni piene di rabbia, intensità e coscienza politica, ma altrettanto capaci di risultare anthemiche e che sanno colpire dirette come un pugno nello stomaco. A mani basse e senza nascondersi, siamo al cospetto di uno dei migliori 12″ di fast-hardcore punk ascoltati negli ultimi anni e altre parole sarebbero del tutto superflue, correte ad ascoltarlo! Un ritorno importante perché, per quanto il nostro rumore da solo non basta per cambiare effettivamente le cose, c’è bisogno più che mai di questo tipo di hardcore riottoso e combattivo in questi tempi di merda, anche solo per ricordarci che lo spirito non si è ancora spento e che la rabbia continua a bruciare sotto la cenere!