Rumori Veloci – A proposito di Ep, Demo & Split Albums #02

Disastro Sonoro is back dopo un estate da latitante, passata tra vacanze e tentativi di sopravvivere a quel mix letale di caldo, sudore, tormentoni estivi e obbligo di divertirsi. Ed eccoci allora nuovamente a parlare di “Rumori Veloci”, ossia la rubrica dedicata esclusivamente alle recenti uscite in formato Ep, demo e splits in ambito punk (in tutte le sue possibili incarnazioni) e metal estremo. Rumori veloci necessitano di recensioni veloci, quindi non perdiamo altro tempo e partiamo.

Stato d’animo dell’estate appena passata

Rumore veloce. Questo è quello a cui ci hanno abituato i milanesi (di Sesto San Giovanni) The Seeker nei loro precedenti tre lavori e sopratutto nell’ultimo e più maturo “Malaya”, disco che da testa di cazzo quale sono non ho ancora avuto modo di recensire come si deve (ma il buon Mike mi perdonerà, ne son certo). Rumore veloce veloce che si traduce in un mix di powerviolence e fastcore tutto pugni in faccia e attitudine da vendere, è quello che Mike, Covaz e compagnia ripropongono su questo nuovo split registrato insieme ai tedeschi ArnoXDuebel, anche loro dediti a sonorità riconducibili al powerviolence più violento che tende a lambire territori grindcore. I The Seeker ci deliziano/stuprano le orecchie con sette vere e proprie schegge di rumore impazzite, velocissime e che non lasciano tempo per riprendere fiato; sette tracce nelle quali tutti i componenti del gruppo risultano impeccabili, come la batteria di Covaz a.k.a macchina da guerra che martella ininterrotta per tutto il tempo. Inutile parlare di questa o quell’altra traccia nello specifico, soprattutto quando ci si trova davanti ad un disco powerviolence che va ascoltato tutto d’un fiato, in apnea, per poi ricominciare ancora e ancora, fino allo sfinimento, fino a quando il sangue non colerà dalle vostre orecchie che invocano pietà. Poweviolence Über Alles e ricordiamoci sempre che il “punk è una merda che non ci fa fare una lira, vaffanculo”!

Mentre state riprendo fiato dopo i velocissimi colpi inflitti dai The Seeker e dal loro rumore-potere-violenza, preparatevi all’ascolto del primo demo di questa nuova misteriosa creatura che si aggira nell’oscurità di Bologna e che si fa chiamare Wisteria. Dietro a questo progetto devoto a sonorità post punk/synthwave dal retrogusto dark troviamo Marzia, già batterista nei Kontatto e chitarrista negli HHorror Vacui, musicista instancabile e piena di idee visto che negli ultimi mesi ha messo in piedi anche una one-woman band chiamata “Marthe” con la quale esplora sonorità doom metal esoteriche, occulte ed estremamente oscure. Ad accompagnarla in questo progetto a nome Wisteria troviamo anche Andrea che si dedica alle parti di chitarra e di synth, lasciando Marzia dietro alle pelli e a occuparsi delle vocals. Ciò che colpisce maggiormente di questo primo demo rilasciato ad agosto sulla loro pagina bandcamp e che presenta solo due brani, l’ottima opener Desperation e la successiva Three Days Rule, è senza ombra di dubbio il carattere estremamente lo-fi della registrazione capace di trasmettere l’attitudine old school che anima l’intero progetto e che avvolge l’intero lavoro. Interessante debutto, soprattutto per chi è amante delle sonorità riconducibili alle frange più oscure del post-punk e della synthwave.

Durante il loro ultimo tour che gli ha visti viaggiare e suonare per tutto il centro-est europa, i romani Sect Mark hanno pensato bene di incidere un “tour album” dedicato a questa esperienza sicuramente segnante e unica. Quattro tracce che non si discostano per nulla da quanto ci hanno abituato fino ad oggi attraverso il precedente demo del 2017 e “Worship” di pochi mesi fa, ossia un concentrato di hardcore punk caotico e raw, grezzo e oscuro che fa sempre la sua porca figura suonato con la rabbia iconoclasta e l’attitudine punk più sincera che contraddistingue da sempre i Sect Mark. Il sound dei romani ha le sue radici sempre ben salde nella tradizione dell’hardcore punk giapponese più caotica e lo-fi e del classico sound grezzo e primordiale dell’hardcore italiano a la Wretched, ma che riesce a suonare allo stesso tempo “moderno”, creando un inferno rumoroso capace di riportare alla mente anche le ultime uscite di S.H.I.T e Warthog. Anche il livello lirico rimane sui soliti livelli a cui ci hanno abituato e tra tutte e quattro le tracce che compongono questo Tour Tape 2018 sicuramente spicca l’iniziale “I’m a Girl”, con un testo antisessista e femminista dal fortissimo impatto e urlato con una rabbia senza eguali dalla voce rabbiosa e abrasiva di Johnny. Un concentrato di rumore nichilista e al contempo annichilente che crea un’atmosfera generale in costante bilico tra deliri paranoici e oscurità opprimente, sensazioni queste che da sempre trasudano dal muro sonoro generato dalle menti disturbate dei Sect Mark e che in cui fa piacere imbattersi nuovamente!

Che il rumore veloce sia con voi! Per il disastro sonoro, per il terrorismo musicale, per l’anarchia!