Tørsö – Build and Break (2019)

Tørsö are back (finalmente eccheccazzo!) con questo nuovo e attesissimo Ep intitolato “Build and Break” e sono pronti a distruggere quel poco che avevano risparmiato con il precedente “Sono Pronta a Morire” pubblicato nell’ormai lontanissimo 2015. Quello che ci troveremo sparato nelle orecchie è un d-beat/hardcore fortemente radicato nella primitiva lezione dei Discharge e nel sound furioso di scuola svedese di gruppi come Totalitär, ma che al contempo riporta alla mente anche il classico hardcore all’italiana degli anni ’80 e la rabbia dell’ hc di scuola Negative Approach, Poison Idea e Youth of Today su tutti! Quattro nuovi pezzi presenti su questo nuovo “Build and Break” che colpiscono in your face senza lasciar tempo per riprendere fiato, questo è in estrema sintesi il riassunto di quello che vi troverete ad ascoltare! Testi introspettivi e incazzati che affrontano argomenti personali come per esempio nella splendida “Grab a Shovel” (che mi ha ricordato “Döda döda för inre Frid” dei Totalitär), vengono urlati dalla sgraziata voce della cantante Mae che ci vomita addosso tutta la sua rabbia e l’odio che ha nel cuore. L’album si apre con la titletack, una mina di hardcore rabbioso che ci prepara al massacro che ci aspetta per tutti i 7 intensissimi minuti di durata di questa ultima fatica dei californiani. Si prosegue con la già citata “Grab a Shovel” che a parer personale rappresenta l’episodio migliore di questo Ep sopratutto grazie al testo (“Drag me out in the cold, bury me in the snow, never dig myself out, drag me out!”) che si stampa immediatamente in testa e che viene urlato fino allo sfinimento dalla solita voce tagliente di Mae come fosse una sorta di liberazione, espiazione o richiesta di aiuto! Anche la successiva “Repulsion” si dimostra un’altro splendido esempio di hardcore/d-beat che tira dritto per la sua strada senza fare troppi complimenti, con Giacomo dietro alle pelli che pesta senza sosta come un dannato e con i riff suonati da Ktru a lasciare segni indelebili nella nostra testa facendo salire voglia di pogare e spaccare tutto come se non esistesse un domani. L’Ep si conclude con “Sick of Fighting”, hardcore veloce che sembra un ibrido bastardo tra i soliti Totalitar e i Negative Approach, accompagnato da un testo estremamente introspettivo che in questo momento della vita sto sentendo molto personale e per questo fa male; Quando la voce urlata di Mae recita “Another year has come and gone. This battle feels like it’s already been lost” sfido chiunque a non sentire un vuoto al petto.

Quattro tracce che sanno dove e come colpire, questo è quello che dovrebbe fare un bel disco di semplice e sincero hardcore e a quanto pare i Tørsö lo sanno bene! Da sottolineare inoltre la classica attitudine straight edge che caratterizza da sempre i Tørsö e che riporta alla mente un certo modo di intendere l’hardcore precisamente riconducibile al periodo a cavallo tra gli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta con gruppi come Minor Threat, Youth of Today e simili, regalando alla proposta dei nostri quel sapore di old school che non stona mai e che anzi conferisce al sound dei nostri una marcia in più! I Tørsö non inventano nulla di nuovo e sinceramente non me ne frega un cazzo, questo “Build and Break” è una scarica di pugni nello stomaco e ginocchiate sui denti tanto a livello musicale quanto a livello lirico, quindi la ricetta più semplice e immediata per dell’ottimo hardcore senza fronzoli che trasuda attitudine e passione ad ogni nota e che si stampa nelle nostre fottute teste! DISTRUGGERE PER COSTRUIRE È IL NOSTRO MODO DI LOTTTARE! Lo spirito continua anche grazie a gruppi sinceri e spaccaossa come i Tørsö!