Uno spettro si aggira per l’Europa: lo spettro del d-beat/crust punk. Tutte le potenze del mondo occidentale si sono coalizzate in una sacra caccia alle streghe contro questo spettro: il papa (morto!!!) e lo zar, Von der Leyen e Netanyahu, nazifascisti ucraini e guerrafondai europeisti. Uno spettro che si aggira e incontra vecchi e nuovi adepti, vecchie e nuove legioni pronte a sferrare il loro assalto rumoroso, implacabile e impazzito a questo mondo e ai suoi miti che ci stanno portando rapidamente verso un baratro senza fine. Visti i bui tempi che corrono, tra genocidi silenziati e riarmo imperialista, è ormai ora che questi punx espongano apertamente in faccia a tutto il mondo il loro modo di vedere, i loro fini, le loro tendenze, e che contrappongano alla favola dello spettro del d-beat/crust una dichiarazione di guerra senza esclusione di colpi in nome dell’anarchia e della libertà!
Primal Behaviour – s/t 2024
Un’assalto crust punk per homo-crust neanderthalensis suonato da altrettanti punx ominidi provenienti direttamente dalle caverne. Un’imboscata sonora furiosa, barbarica e mortale che non lascia scampo, un mix letale di d-beat e crust suonato nella maniera più primitiva possibile e immaginabile. Direttamente dalla Slovenia, i Primal Behaviour sono l’ennesima tribù di punx completamente devoti al verbo del rumore e della distruzione. Il loro stile è grezzo, sporco e aggressivo, capace di richiamare alla memoria tanto i Warcollapse più violenti quanto i Motron meno rock’n’roll. Niente spazio per melodia o per abbellimenti stilistici, questa prima demo degli sloveni è un breviario di crust primordiale e guerresco, sorretto da ritmiche d-beat incessanti e distruttive e voci ruvide e selvagge. Quattro pezzi, tra cui l’iniziale Fuck Peaceful Protest che mette subito in chiaro tematiche, idee e intenti dei Prima Behaviour, che avanzano implacabili verso la devastazione di questo mondo e delle sue effigi. Musica da cavernicoli per affrontare l’estinzione umana all’orizzonte, per resistere al collasso della società!

СМОГ/Krigssystem – split 7″ (2025)
Poco più di sette minuti di inferno sonoro che, tra riverberi e distorsioni estremizzate, affonda le proprie radici nella tradizione d-beat più furiosa. Ecco in estrema sintesi cosa ci offrono questi fedeli del rumore che rispondono al nome di СМОГ e Krigssystem con questa cospirazione d-beat raw punk della più pregiata fattura. Da una parte una connessione belga-macedone per gli СМОГ (con membri ovviamente di Last Legion Alive e Disease tra gli altri) che ci offrono due tracce devastanti e spietate che parlano di guerra e chaos, due tracce che sono vere e proprie schegge di rumore che vanno a conficcarsi nei timpani e li fanno sanguinare a dirotto. Dall’altra parte dello split troviamo i greci Krigssystem che con le loro quattro tracce ci danno prova di potersi meritare il titolo di “produttori di rumore”, suonando un d-beat punk che distrugge ogni velleità musicale per lasciare spazio unicamente all’assalto zanzaroso del chaos. E’ ovvio che entrambe le band hanno assimilato la lezione seminale dei Disclose alla perfezione e ce la vomitano addosso senza fronzoli e senza chiedere permesso, in quello che è a tutti gli effetti un agguato efferato che non lascia alcuna via di scampo. Probabilmente СМОГ e Krigssystem sono due delle migliori incarnazioni del d-beat raw punk europeo attuale e con questa collaborazione lo hanno ribadito in maniera forte e chiara se qualcuno avesse avuto dubbi al riguardo. L’inferno della guerra è alle porte: opporsi, disertare e resistere ai suoi orrori è il messaggio imperativo lanciato da dischi come questo!

PAČVARA – s/t (2025)
Anche le desolate lande bielorusse possono vantare le proprie legioni del d-beat e del crust. Anni fa mi innamorai follemente dei Помрачение, gruppo stenchcore apocalittico di Minsk, autore di una oscurissima demo nel 2019 e scomparso successivamente nell’oblio. Finalmente dalla stessa Bielorussia giunge un’altro interessantissimo progetto completamente devoto al sacro verbo del d-beat inteso alla maniera di Kawakami e dei suoi Disclose. Pubblicato in formato cassetta dalla Defect Punks, un collettivo hardcore punk diy stanziato a Minsk, questa prima fatica in studio dei Pacvara è un concentrato di d-beat raw punk pieno zeppo di distorsioni, riverberi e chitarre zanzarose che fanno sanguinare le orecchie. Un vero e proprio compendio di chaos non musica che ci vomita addosso un mix di rabbia, frustrazione e violenza sonora inaudito e che non lascia vie di scampo. Dieci tracce, tutte sotto i due minuti di durata, in cui tra martellanti ritmiche d-beat che sbriciolano ossa e urla abrasive che corrodono i timpani, i Pacavra mostrano una viscerale devozione alle incarnazioni più distorte e ostiche del d-beat, dai Disclose a Disease passando per i newyorkesi No Fucker. Non inventano nulla di nuovo questi punx bielorussi ma ascoltare a ripetizione questa loro prima fatica in studio è un piacere per via dell’attitudine, dell’energia e della collera che trasuda da ogni singola traccia. Perfetta colonna sonora per contrastare quest’epoca di riarmo e guerra imperialista!
