La tristezza è ribellione.

Una toppa sulla tua schiena mi dice che la tristezza è ribellione, mentre io continuo a disegnare col dito il contorno di questa città che sembra un volantino di un concerto punk che non c’è mai stato.E che forse non ci sarà più.
Stiamo lentamente scomparendo, stretti in un abbraccio illudendoci di sopravvivere ad un altro inverno e ad un’altra guerra immaginaria con nemici immaginari. Ma io sono solo uno scemo di guerra e ho già disertato.


Forse un giorno tutte le luci di questa metropoli si spegneranno di colpo, un improvviso blackout nei nostri occhi, e le strade smetteranno di essere un groviglio che non porta da nessuna parte. E i sottopassaggi delle superstrade diverranno luoghi in cui fare l’amore o respirare insieme di avvisi agli insorti e ricette per il caos.
Forse un giorno i cocci di bottiglia che calpesto sotto i piedi in questo enorme, lercio e umido capannone, diverranno lame da puntare alle nostre gole corrose, soffocate da urla inoffensive che nessuno vuole più sentire.
Forse un giorno non ci sentiremo più così soli e sconfitti, stringendoci le mani tremanti indosseremo i panni di una tempesta pronta a spazzare via l’alienazione che ci divora e le paure che ci immobilizzano.
Il futuro è solo un cappio attorno al nostro collo, mentre noi, ancora una volta, decidiamo di sfoggiare il più triste dei sorrisi che ci hanno insegnato a fingere.


Le lacrime sul mio volto sciolgono il rossetto sulle tue labbra. Specchiati in quella pozzanghera di fango, osserviamo le nostre guance arrugginite e ci ripetiamo che la tristezza è ribellione. No, non è depressione. È il sabotaggio dell’esistente. È l’attacco mirato alle contraddizioni che ci ingannano, rendendoci immobili e inoffensivi. Le tue labbra mi sussurrano cospirazioni di orgasmi inafferrabili che esplodono come boati assordanti. È giunta l’ora, non possiamo più soffocare l’istinto. Affinità e divergenze, tensioni da non sopprimere e sentieri ancora da battere.
Ci incontreremo lontani da qui, in un posto qualunque altrove da noi due.
Sii prudente, fai perdere le tue tracce.

Yanka 30/12/21