Sonic Poison – Eruption (2023)

Eruzione. Il titolo di questo nuovo disco dei finlandesi Sonic Poison è una dichiarazione di intenti senza fraintendimenti, un’improvvisa dichiarazione di guerra efferata che non ha intenzione di fare prigionieri. 21 minuti di barbarica eruzione grindcore imbastardito dal death metal più aggressivo e dalle forte radici nell’attitudine hardcore punk, un muro di suono granitico votato al massacro e alla brutalità estrema senza scendere a compromessi e senza risparmiare niente e nessuno. Le sedici mine esplosive che compongo questo Eruption sono animate da una furia barbarica senza eguali, spingendo il grindcore dei nostri finlandesi molto vicino a sonorità deathgrind e per certi versi ad un’approccio terroristico e votato alla violenza peculiare del cosidetto war metal. Non fraintendete le mie parole, i Sonic Poison sono alfieri del grindcore più sinceramente old school, attraverso un sound che ripercorre i sentieri del grind primordiale di Repulsion e Terrorizer e le primissime incarnazioni proto-grind di Prophecy of Doom, Filthy Christians e un’altra manciata di band che tra la fine degli anni 80 e l’inizio dei Novanta stava evolvendo l’hardcore punk verso lidi più estremi, veloci e furiosi. Riffing che prendono a piene mani dalle sfuriate classicamente grind old school così come dagli Slayer di Show no Mercy e dal death metal più guerresco, intense e serrate ritmiche di batteria che, grazie ai blast beats, disintegrano le ossa e aprono crepe nel terreno e una voce barbarica estremamente capace di muoversi tra differenti registri, da quello più hardcore a quelli che fanno incursione in territori di matrice black/death.

Non è facile darvi la misura reale dell’efferatezza e dell’estremismo propagandato da queste 16 tracce ed è altrettanto limitante definire la proposta dei Sonic Poison come grindcore (pur rifacendosi al genere in ogni loro fibra), perchè la brutale spirale di rumore e barbarie che propone il trio finlandese filtra il grindcore secondo un’approccio più vicino al terrorismo sonoro che alla musica. Forse potrebbe aiutare la definizione che gli stessi finlandesi danno della loro ricetta per il caos, ovvero “full speed combat grind” per definire in estrema sintesi tracce rapide, feroci e devastanti del calibro di Reeking EarthRepulsive Reactions o Taste of Inferiority. A tutto questo i Sonic Poison si approcciano con un’attitudine, una registrazione e una passione che si rifà in maniera sincera alla vecchia scuola del genere, lontana da modernismi o eccessiva pulizia dei suoni. Com’è possibile essere solo a febbraio e trovarci già le orecchie dilaniate dal migliore disco grindcore del 2023? Chiedere direttamente ai Sonic Poison e arrendersi alla brutalità della loro eruzione di grindcore ad alta intensità, disumano e incapace di provare pietà. “Non avremo distrutto tutto se non distruggeremo anche le macerie“, sembra questo l’unico imperativo che seguono i finlandesi nella loro avanzata verso la devastazione totale!