Disastro Sonoro, ovvero una nuova webzine di musica e controcultura punk per disertare la quotidianità

“Disastro Sonoro” è il titolo dell’E.P. dei Peggio Punx, storico gruppo della scena hardcore italiana proveniente da Alessandria, pubblicato nel 1982, a solo un’anno di distanza dalla formazione del gruppo. Disastro Sonoro è però anche il nome di questa webzine/blog che tratterà di musica punk in tutte le sue sfaccettature, dal post-punk al grindcore, passando ovviamente per il filo conduttore che è l’Hardcore e facendo del Do It Yourself la pratica quotidiana da cui ha preso vita e continuerà (spero) a rimanere in vita la suddetta webzine. Quale miglior nome quindi per un blog che ha nelle sue intenzioni quella di trattare di musica e cultura punk se non appunto “Disastro Sonoro?

“Disastro Sonoro” innanzitutto nasce dall’esigenza di risvegliare dal torpore un animo divorato dalla noia e minacciato dall’oblio dell’alienazione tipico di un’invisibile e paranoica città della grigia periferia milanese che, come una concreta Silent Hill, permane assopita in uno stato di perenne anomia ed immobilismo avvolta 365 giorni all’anno dalla nebbia, sia quella concreta che quella mentale, che condanna tutto e tutti nelle città quiete e morte della periferia.

“Disastro Sonoro” nasce dall’esigenza di un 22enne punx con un passato da “trve metaller” di cui ancora porta orgogliosamente i segni e le cicatrici, di dar libero sfogo alla propria passione per la musica punk-HC in tutte le sue sfumature musicali e in tutti i suoi aspetti sotto-culturali, senza disdegnare mai l’interesse per le forme più underground, old school e DIY della musica metal.

Citando i NOFU (gruppo ardecore de Roma): “l’Hardcore è quello che siamo, il rumore attraverso cui respiriamo. L’Hardcore è quello che siamo, il dolore le grida, l’amore.” Perchè l’hardcore (ed il punk in generale) non è e non può essere solo musica (e alcuni sostengono giustamente non sia nemmeno musica ma rumore…) bensì passione, dolore, amore, rabbia, emozioni. In una parola vita.

Oppure citando i CGB, gruppo anch’esso hardcore proveniente dalla città che brucia (Imperia), direttamente dall’intro del loro album “Morte di un microfono”: “…ma noi caparbi, su corde che si arrugginiscono, aste che si spezzano, microfoni stanchi in enormi e lerci stanzoni, echeggiano accordi e parole sparati vorticosamente, che ti si stampano dentro o passano inosservati. Noi sempre li a non capire perchè voler continuare ad esserci…”.

E proseguendo con le citazioni, cercando di avviarmi alla conclusione di questa introduzione a “Disastro Sonoro”, mi vengono in mente i Kina che nel 1989 cantavano “questi anni stan correndo via…”; oggi a 22 anni queste parole le sento strisciare dentro me. le sento lacerare lentamente il petto dall’interno aprendo uno squarcio all’altezza della gola dal quale poter gridare tutta la mia rabbia, mentre sfoglio i miei giorni, pagina dopo pagina, mentre strappo quei disegni appesi al muro che parlano di me, mentre mi sento bruciare di vita nonostante sia condannato a morte nel vostro quieto vivere sempre in bilico tra l’apatia e l’alienazione di queste invisibili città fantasma della periferia milanese.

“Il punk è morto” cantava qualcuno. “Lo Spirito Continua” rispondeva qualcun altro. E forse l’intento con cui nasce “Disastro Sonoro” è proprio quello di provare a mantenere in vita tutto quello che la musica e la cultura punk significano, alimentando lo spirito con rabbia e creatività, con dolore, sudore e amore, con grida, lividi e pianti, con una passione che brucia ma non si esaurisce.

“Disastro Sonoro” vedrà la pubblicazione di recensioni, di report di concerti, articoli su scene, generi e sottogeneri musicali, interviste e molto altro…

Noi ancora vivi nel segno del caos, come virus nell’oscurità, ancora vivi su margini non codificati pronti a sparare alla vostra quiete in cui ci condannate a morte con un fucile caricato a musica, rabbia e futuro.

OLTRE LA MUSICA, OLTRE IL RUMORE. DISASTRO SONORO.

 

(Sparse qua e là ci sono un bel po’ di citazioni a pezzi e gruppi più o meno famosi della scena Punk-HC italiana, a voi il gusto di scoprirle)