Into the Primordial Malignity

Brevi resoconti di putrescenti demo trovati negli abissi marciulenti della scena death metal underground italiana.

La scena death metal italiana negli ultimi anni ha saputo regalarci ottimi lavori del calibro di “Supreme Fire” dei livornesi Profanal, “Neverending Trails of Skulls” dei modenesi Gravesite, “Realms of Hatred” dei romani Thulsa Doom o “Primordial Chaos Restored” dei lombardi Ekpyrosis, segno che anche nelle viscere più profonde dell’underground estremo italiano la passione verso un certo sound gode di nuova linfa. Quest’anno l’underground death metal del nostro paese demmerda ha partorito un quantità interessante di entità maledette e di demo oscuri, grazie anche all’apporto di etichette discografiche come la Unholy Domain Records o la neonata Dismal Fate Records. Dismal Fate che fino all’altro ieri pubblicava i lavori dei Sepolcro e che recentemente ha dato in pasto alle tenebre e a noi anime dannate assetate di death metal vecchia scuola una serie di demo niente male, come quello dei Burial o dei Tenebro. Bando alle ciance, questi sono brevi resoconti direttamente dagli abissi putrescenti della scena death metal underground italiana.

Morbus Grave – Awakening of the Dead 

I Morbus Grave sono stata personalmente la scoperta dell’anno e il loro “Awakening of the Dead” è stata sicuramente la demo che ho divorato più e più volte nel corso di questo 2019 giunto oramai al termine. Il sound dei Morbus Grave affonda le radici in un death metal primordiale, estremo ed aggressivo, come se ci si trovasse ad ascoltare una qualche tape proveniente direttamente dalla fine degli anni ’80 quando il death metal era ancora solo un’estremizzazione di un certo trash metal (qualcuno ha detto Possessed?). Il death metal dei nostri risente però anche di tutta l’influenza di band seminali quali Morbid Angel, Death e Sadistic Intent, giusto per non farsi mancare un bel cazzo di niente. Tre soli pezzi possiamo gustarci su “Awakening of the Dead” e sicuramente su tutti spicca l’iniziale “Abomination”, tutto quello che si vorrebbe ascoltare da una traccia death metal vecchia scuola suonata con attitudine e passione estrema per il genere. La tomba è stata aperta, i morti si sono risvegliati e sono finalmente tornati per tormentare il sonno dei vivi morenti… Into the Morbus Grave!

Devoid of Thought – Cosmic Apoptosis 

Altra piacevolissima scoperta di questo 2019 è stato “Cosmic Apoptosis” dei Devoid of Thought, gruppo proveniente dalle lande desolate e mortifere della provincia di varese dedito a suonare un interessante e in buona parte personale death metal capace di coniugare sia momenti più atmosferici e oscuri con altri più tirati e “groovy“. I cambi di tempo e di ritmo sono frequenti, così come i rallentamenti che lasciano intravedere il gusto dei Devoid of Thought anche per una certa ricercatezza nella costruzione delle melodie. “Cosmic Apoptosis” è sorretto da un riffing e più in generale da un songwriting veramente ispirato che riesce a non far perdere l’attenzione e la tensione anche su pezzi più strutturati e lunghi come la conclusiva “Stargrave”. Cazzo aggiungere di più sui Devoid of Thought? Ah giusto, qualche mese fa hanno pubblicato anche uno split con i tedeschi Into Coffin che è una bomba assurda! Che l’orrore cosmico sia con voi, bastardi.

Burial – The Forgotten (EP)/Presence From the Beyond(demo) (Dismal Fate Records)

I Burial quest’anno ci hanno regalato un primo ep datato gennaio 2019 dal titolo “The Forgotten” e una demo rilasciata lo scorso mese intitolata “Presence From the Beyond” e su entrambi i lavori quello che si può ascoltare è un death/doom metal oscuro e angosciante che non lascia via d’uscita. Ponendosi a metà strada tra il tipico sound svedese di scuola Grave o God Macabre e la lezione del death metal finlandese più marcio e asfissiante di Demilich e Abhorrence, i Burial riescono perfettamente a creare un’atmosfera di fredda morte e di lento decadimento, nonchè di oscurità impenetrabile. Death/doom che arriva direttamente dagli abissi più profondi dell’universo portando con se solamente visioni di orrore cosmico e di morte.

Tenebro – Tenebro (Dismal Fate Records)

I Tenebro sono un’entità misteriosa che si ispira ed è profondamente influenzata dal cinema horror italiano degli anni 70/80, i film di Lucio Fulci in modo particolare visto che omaggiano il capolavoro “Paura Nella Città dei Morti Viventi” nell’intro dell’ultima traccia (“All’Interno del Cimitero”) del loro primo demo rilasciato a marzo. Anche il titolo del secondo pezzo chiama in causa un altro capolavoro del “poeta del macabro”, ovvero “E Tu Vivrai Nel Terrore! L’Aldilà” . Un concentrato di old school death metal violento e macabro sulla scia dei Mortician quello che propongono i Tenebro con queste tre tracce, riff serrati ed un certo retrogusto groovy, zero rallentamenti, zero cambi di tempo, doppia cassa che pesta dritta in testa e un growl cavernoso, sono questi gli elementi disitnguibili su questa loro primissima fatica.