“Non finisce certo qui…”

Durante le proteste nel centro di espulsione di Gradisca d’Isonzo avvenute sabato 18 gennaio, la polizia ha ucciso Vakhtang, uomo detenuto in questo “democratico” lager di Stato. Su questa ennesima morte di Stato, riporto una breve nota scritta dai compagni della Minoranza di Uno che trovo perfettamente in sintonia con quello che penso io sull’argomento.

Brucino i CPR, brucino le galere, brucino i tribunali. Perché ci riprenderemo il cielo e vi faremo pagare tutto bastardi.

 

“La versione ufficiale parla di rissa fra migranti detenuti nel cpr.
Le numerose testimonianze giunte dall’ interno invece parlano di reiterati pestaggi da parte della polizia.ed è cosi che sarebbe morto Vakhtang Enukidze.un georgiano di 38 anni.
Il procuratore di Gorizia smentisce categoricamente e dopo l uscita di un video che testimonia i pestaggi polizieschi all interno della struttura fa requisire a tutti gli “ospiti” i cellulari.
I giornali locali nel mentre descrivo la manifestazione di ieri come composta da anarchici e “ultrà di sinistra”.perché per essere schifati da una struttura come il cpr e dall’ennesimo omicidio di stato che rimarrà impunito, bisogna per forza essere degli irragionevoli estremisti politici.
Le sardine friulane invece sono assenti,forse per indignarsi aspettano un post di salvini a riguardo.
Da parte nostra ieri siamo arrivati al presidio giusto in tempo per sentire le urla che provenivano da dietro quelle mura avvolte dal filo spinato e per vedere il fumo dei materassi,a cui i migranti avevano dato fuoco come estrema e giusta forma di resistenza,salire da oltre il tetto della struttura.
L’inferno esiste ed è di fronte ai nostri occhi, non possiamo più stare calmi e state sicuri che non finisce certo qui.
Fuoco ai cpr
Liberi/e tutti/e.”

https://minoranzadiuno.noblogs.org/post/2020/01/20/non-finisce-certo-qui/