Rata Negra – Una Vida Vulgar (2021)

Cosa provate appena sentite/leggete la parola “pop” collegata a “punk”? Un brivido freddo lungo la schiena e conati di vomito pensando a quelle band adolescenziali da MTV di fine anni 90/inizio 00? Molto probabilmente si. Per fortuna esiste tutto un altro modo di approcciarsi al punk in maniera pop e melodica e la ricetta migliore negli ultimi anni ce l’hanno proposta gli spagnoli Rata Negra, uno di quei gruppi che son solito definire a mani basse e senza problemi come “uno dei miei preferiti”. Autori di un primo omonimo lavoro nel 2016 dalla qualità elevatissima (e di cui mi infatuai all’istante!), seguito dallo splendido Justicia Cosmica nel 2018, finalmente dopo un breve Ep rilasciato un anno fa, i nostri tre punk madrileni, grazie alla supervisione di La Vida Es Un Mas Discos, ci regalano questa loro terza fatica in studio intitolata Un Vida Vulgar, un disco che prosegue nel percorso di evoluzione della band pur mantenendo quell’ormai iconico “Rata Negra Sound“. Si perché se da un lato è innegabile che ormai i Rata Negra abbiano un loro preciso marchio di fabbrica che emerge principalmente nelle melodie estremamente catchy, nel tiro fortemente anthemico dei loro pezzi e in una sezione ritmica che rende davvero difficoltoso non fare salire voglia di muoversi e ballare, dall’altra è altrettanto evidente una certa dose di originalità che attraversa i brani presenti su questo nuovo disco e una volontà di non ripetere se stessi in maniera fin troppo banale e scontata, puntando invece a sorprendere l’ascoltatore anche se magari l’evoluzione non è così immediata ad un primo, distratto e frettoloso ascolto. Esempio perfetto di questa volontà di intraprendere rotte improvvise quanto inaspettate e di non ripetere all’infinito la loro ricetta abituale e vincente, è rappresentato da una traccia sognante, calma e a tratti intima come Cuando Me Muera, che stempera in parte i toni più allegri e pop della prima parte del disco, così come dalla breve intro del primo brano Venid a Ver dai toni post-punk e dalle tinte oscure, prima di divampare in un’intensissimo punk rock senza freni in cui svetta un’ottima prova da parte della sezione ritmica. Anche in una traccia come En la Playa, in cui vengono evocate atmosfere, sfumature e riff di chitarra capaci di chiamare in causa certo surf rock anni 60/70, emerge prepotente quanto convincente il desiderio dei Rata Negra di esplorare soluzioni differenti dalle classiche a cui ci hanno abituato fino ad oggi, senza però mai perdere di vista i loro punti di forza.

Uno dei punti di forza dei Rata Negra fin dal loro primo album rimane però l’estrema semplicità e la naturalezza con cui riescono a scrivere canzoni di immediato impatto e capaci di stamparsi in testa al primo ascolto, grazie a brani estremamente radiofonici ma non per questo banali e scontati, con delle linee melodiche praticamente sempre ispirate e linee e vocali che invitano a cantare. Uno dei migliori momenti dell’intero disco è il singolo El Escarmiento, probabilmente la canzone più smaccatamente pop mai scritta dai Rata Negra, una di quelle canzoni che ci si ritrova a cantare e fischiettare dopo mezzo ascolto quasi contro la propria volontà da quanto sono catchy le melodie di chitarra e la voce della bassista Violeta. A seguire troviamo un altro dei brani più interessanti e intensi dell’album, altro singolo rilasciato negli scorsi mesi intitolato Desconfia de ese Chico, che cambia in maniera repentina il mood rispetto alla canzone precedente, lasciando spazio ad un punk più nervoso e accompagnato da una sezione ritmica perfetta e precisa capace di evocare un’atmosfera dalle tinte paranoiche. Forse in maniera più netta rispetto al passato, possiamo notare come su Una Vida Vulgar i Rata Negra lascino tutte le differenti anime che convivono all’interno del loro sound libere di affiorare in superficie, senza però mai snaturarsi completamente. Sono molteplici infatti le influenze che emergono dalla musica del gruppo di Madrid, influenze che svariano dagli X alla produzione più pop e radiofonica di Blondie, trovando difatti un equilibrio e una sintesi perfette tra il punk rock più melodico e le soluzioni più pop, riuscendo ad imprimere sempre il loro peculiare marchio di fabbrica che rende impossibile non riconoscere le loro canzoni al primo ascolto.

Non è stato facile mettermi a scrivere di questo nuovo disco dei Rata Negra, perchè si sa che faccio sempre estrema fatica a parlare di gruppi a cui sono affezionato e la cui musica mi accompagna ormai da molti anni, ma ora posso dirlo senza nascondermi: Una Vida Vulgar si candida ad essere uno dei dischi migliori di tutto il 2021! Un disco che dimostra a tuttx come si possa suonare dell’ottimo e ispirato punk rock melodico, estremamente catchy, dal sapore pop e con una carica anthemica invidiabile, senza per questo risultare banali, scontati o privi di attitudine e passione. E forse è giunta finalmente l’ora di tornare a danzare come topi alla luce di un falò!