Hemiptera – Demo MMXXIV

Come posso scegliere se quello che c’è è marcio
come posso vivere se l’aria è avvelenata
Notti nere come il giudizio arriveranno
estati secche come la morte ci uccideranno

C’è stato un momento negli ultimi dieci anni o forse più in cui iniziò a diffondersi l’etichetta “emocrust” per provare a definire quel manipolo di band che suonavano un crust punk fortemente melodico, influenzato in maniera evidente da sonorità screamo/skramz, post-rock o post-hardcore e che spesso facevano ricorso a strumenti inusuali per la musica punk come il violoncello. Se pensiamo a band come Morrow, Fall of Efrara, Ashkara, Garmonbozia e via discorrendo, ci viene facile identificare di quale tipo di sonorità stiamo parlando. Per quanto il termine emocrust, così come il suo parente più prossimo “neocrust”, non mi sia mai andato troppo a genio, questa nuova band di Brighton che risponde all’affascinante nome di Hemiptera rientra perfettamente nella definizione e nè condivide molti aspetti sonori. Per dovere di cronaca gli Hemiptera si definiscono semplicemente come “melodic anarchist crust with cello” e questa descrizione che fanno di loro stessi e della loro musica è perfettamente accurata appena si inizia ad ascoltare questa prima loro fatica in studio. Tutti gli elementi di cui parlano nella presentazione di loro stessi sono presenti in maniera bilanciata nella musica: la furia tempestosa del crust punk più moderno, il gusto e il ricorso alla melodia, l’impeto e la tensione anarchica che vengono evocati dai testi (una delle migliori armi che hanno a disposizione a parer mio) e dalle vocals e ovviamente le soluzioni e le armonie affidate al violoncello.

Se vi servissero dei metri di paragone per aver ancora più chiaro il suono degli Hemiptera pensate in egual modo ai Morrow, agli Habak e in parte a tutto quel filone neocrust iberico degli anni duemila. I testi sono quasi tutti scritti e cantati in italiano perchè alla voce troviamo Francesca, impegnata anche con il violoncelo e come già detto trovo siano uno dei motivi per cui vale la pena ascoltare gli Hemiptera; sono liriche che oltre ad avere qualcosa da dire di urgente contro questo esistente di merda dominato dal realismo capitalista e dall’oppressione statale, sono scritte con un fine gusto poetico e perciò lontane da certo sloganismo fin troppo imperante all’interno dei circuiti hardcore e punk. Ma non ci sono solo tensioni insurrezionali e inviti alla rivolta nei testi degli Hemiptera, ma anche una vena emotiva e sentimentale ben evidenziata che ci ricorda l’importanza degli affetti, della complicità e dell’amore (in ogni sua accezione) per resistere agli attacchi che subiamo giornalmente e per sferrare colpi mortali al sistema della predazione, dell’alienazione e della merce, sottolineando come senza amore e connessioni non abbiamo nulla. Tirando le fila del discorso e risparmiandovi altre mie parole, gli Hemiptera hanno registrato una demo che merita di essere ascoltata con attenzione e i cui testi devono essere letti insieme e condivisi per ricostruire quella solidarietà e quella complicità tra persone affini, per accendere la miccia di fiamme purificatrici che possano inghiottire il capitalismo che ci uccide e ci mangia l’anima ogni giorno. Rompiamo le sbarre della vita quotidiana, teniamoci al riparo, viviamo l’anarchia.

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