“ORRORE DAGLI ABISSI” – INTERVISTA AI SEPOLCRO

Solido death metal putrido e oscuro capace di creare atmosfere degne dell’Orrore lovecraftiano che trascinano in dimensioni sconosciute dominate unicamente dall’angoscia, dal terrore eterno e dalla follia, questo è ormai il marchio di fabbrica dei Sepolcro. Lasciatevi dunque inghiottire dagli abissi della vostra mente, lasciatevi divorare dai mostri che li abitano. Lamenti spaventosi si odono in lontananza, abbandonatevi all’orrore dell’ eterna dannazione… Solo i lamenti provenienti dal Sepolcro squarciano il silenzio dei mortali condannati per l’eternità. 

Iniziamo con una domanda classica per chi ancora non vi dovesse conoscere: Chi sono i Sepolcro, quando si sono formati e per quale ragione?

I Sepolcro sono un progetto Death Metal formatosi nel (ormai) lontano 2011 a Verona. Col passare degli anni ci sono stati diversi cambiamenti: formazione, influenze musicali, scioglimenti ecc. ma la passione di suonare musica marcia e putrida non è mai svanita. Nel 2011 si aveva una visuale diversa sul gruppo, come tutti, si è cominciato a suonare cover su cover di grandi classici arrivando poi a comporre musica propria. Di certo, si nota una grande differenza se si ascolta il primo demo “Festering Evocation” (2013) e il nostro ultimo lavoro “Amorphous Mass” uscito poche settimane fa…. questo come già citato è proprio grazie alla crescita ed evoluzione che si è venuti in contro. Alla ricerca del proprio marchio, suono, stile e per cercare di differenziarsi dalla solita “massa” e ondata musicale death metal. I Sepolcro nascono per condividere la propria passione all’interno del gruppo, il clima all’interno puzza sempre di morte… in senso buono ovviamente.

 

Avete da poco pubblicato il vostro ultimo Ep intitolato “Amorphous Mass”, avete voglia di parlarci di questo lavoro in maniera più approfondita?

Amorphous Mass è la nostra nuova creatura uscita il 15 Maggio tramite Unholy Domain Records (Cd/Vinile) e Dismal Fate Records (cassetta). È ‘il primo EP dopo 8 lunghi anni composto da 5 brani per un totale di 20m di puro chaos e distruzione. Credo che sia al momento il lavoro più importante e soprattutto più sudato in casa Sepolcro. Ci siamo messi alla prova a 360° in ambito compositivo e addirittura in ambito recording. Possiamo dire che è stato un parto durato 6/7 mesi (solamente per la produzione finale per la stampa).

Sinceramente, i brani sono stati scritti in brevissimo tempo. Facciamo alla vecchia maniera, io e Simone ci ritroviamo in sala prove senza idee, e totalmente spartani improvvisiamo tenendo i riff che più ci fanno dannare… infatti “Amorphous Mass” è statoregistrato l’anno scorso, precisamente inizio Novembre direttamente nella nostra saletta nell’arco di una giornata (il basso è stato registrato poi da Nor poco tempo dopo negli Stati Uniti). Quindi zero studio professionali e strumentazione al di fuori del normale, ma è proprio così che volevamo farlo. Rude, grezzo e scorretto.

Abbiamo aumentato sicuramente la velocità, con parti che alternano il grind con il black/death introducendo anche parti in scream (Simone) ma rimanendo sempre sulla nostra scia cadenzata old school. E’ stato davvero una sperimentazione da cui sciamo usciti al 100% soddisfatti. Anche a livello di suoni e produzione, o la odi o ti schizza il cervello. Va benissimo così.

La copertina invece, è stata disegnata da un amico di vecchia data spagnolo Cesar Valladares (lavorato per Asphyx, Krisiun e così via), che come sempre sa già cosa vogliamo e come lo vogliamo. Riesce letteralmente a colorare e disegnare la nostra musicadandole una visuale concreta. Al momento le cassette sono sold out (già solo con il pre-order) ma è prevista una ristampa americana sotto Headsplit Records per metà giugno. Mentre Cd potete ancora trovare tramite Unholy Domain Records che avrà anche la versione in vinile quest’autunnocon una copertina diversa.

Cosa vi ispira nella stesura dei testi e più in generale in tutta l’atmosfera e l’immaginario che vi circonda e accompagna?

Una cosa rimasta costante sin dal 2011 sono sicuramente le nostre tematiche nella stesura dei testi. I Sepolcro nascono e rimangono/rimarranno sempre dentro un’atmosfera oscura e Lovecraftiana. Leggo libri su libri scritti da diversi autori, paragonando i loro diversi punti di vista e traduzioni per poi creare dei miei concept personali dando vita alla mia visione del tema in questione. “Amorphous Mass” è il primo piccolo concept ad esempio, cerco sempre di accostare i titoli dei nostri brani con la copertina per poi comporre e disporre le tracce in un senso logico. Nulla è stato messo o fatto per caso.

Siete a parer mio una delle migliori band in Italia a suonare death metal vecchia scuola. Vi sentite in qualche modo parte di una scena death underground in Italia? Quali sono i gruppi che trovate più interessanti nella scena undeground, death metal e non?

In Italia devo ammettere che abbiamo davvero un sacco di gruppi, anche troppi per quello che chiamiamo “scena”. Personalmente non mi ritrovo con la frase “facciamo parte di una scena in italia”… Ripeto, i gruppi ci sono ma manca totalmente il supporto tra i gruppi stessi. E’ tutta un ‘onda che va e viene col passare degli anni, e dalla mia esperienza ho imparato e visto che siamo tutti un branco di stronzi che non sappiamo far altro che lamentarci e sparlare (almeno questo è ciò’ che accade qui nel Nord).

Ma non funziona così. Questo è il motivo per quale con i Sepolcro e altri miei progetti me ne sto alla larga, suonando ad esempio live solo per occasioni che trovo davvero opportune. Gira tutto sempre sulle conoscenze, se conosci lui bene allora sei ungrande e meriti rispetto mentre se gli stai sul cazzo allora sei un gruppo di merda pari a zero… tristezza, soprattutto quando vedi queste storie da persone che hanno +20 anni di carriera alle spalle. Sembra una sfida, a chi “è più cattivo”. La gente può dire quello che vuole che tanto non fa differenza, sono i numeri che contano e al momento mi sta bene così. Nonostante tutto però, ci sono gruppi come Gravesite, Demonomancy, Restos Humanos, Morbus Grave e Hierophant che personalmente mi prendono davvero bene e sono veramente validi!

Come abbiamo già detto il vostro sound pesca a piene mani dal death metal old school più marcio e disturbante, quali sono state e continuano ad essere le vostre principali influenze? 

Le influenze sono sempre in costante evoluzione, non so dirti con precisione quali sono le nostre ora. Sono contento di come suoni questo EP anche perchè vedo che mette in confusione molti recensori… C’è chi dice che abbiamo l’andazzo Europeo e chiinvece Americano, chi dice che assomigliamo a quello come l’altro che dice che sembriamo quell’altro ancora. Sinceramente nemmeno mi interessa, suoniamo la nostra musica e la suoniamo come piace a noi, non abbiamo bisogno di essere classificati e fotocopiati. Di sicuro ti posso dire che l’anno scorso in fase compositiva io e Simone avevamo spesso e volentieri sul piatto gruppi come Of Feather And Bone, Phrenelith e Disma. Siamo molto dentro alla “vera scena” attuale americana ed europea, ci sono ragazzi che stanno veramente buttando fuori dei dischi esplosivi! Di roba vecchia ascolto ormai poco.

Quante pensate abbia ancora da dire e da dare un genere come il death metal oggi nel 2019?

Il death metal sta andando alla grande, più informa che mai!! Sto notando che negli ultimi 2 anni sta tuonando, con tantissimi gruppi nuovi con tantissimi demo da paura. E’ il momento giusto, non c’è niente da fare. Noto un grande supporto all’estero e una gran voglia di vedere gruppi “piccoli” assieme a grossi nomi o addirittura viceversa. Ho notato l’anno scorso in Danimarca al Killtown che gruppi con un demo solo alle spalle come Fetid e Mortiferum erano più attesi e avevano più supporto / pubblico degli Incantation. E’ proprio questo che mi piace di questi anni!! Non è il marchio ma è la qualità che conta, e volendo riesci anche superare i “fondatori e padrini”. E sembra proprio che anche promoters e grosse labels lo stanno capendo supportando e dando a loro volta una grande mano. Speriamo solo che duri il più possibile!!

Nell’ultimo periodo, prima dell’uscita di Amorphous Mass, avete pubblicato un promo intitolato “Necrotheism” e l’ep Undead Abyss, a dimostrazione che siete una band molto prolifica. Cosa pensate sia cambiato da questi ultimi lavori al nuovo Amorphous Mass? E quanto è importante per voi non stare mai fermi a livello di fase compositiva?

L’anno scorso con “Undead Abyss” eravamo super operativi, andavamo in sala prove anche 2/3 volte a settimana e avevamo un sacco di idee da mettere giù. E’ stato un anno davvero intenso, in preda alla ricerca dello stile più adatto a noi, ma ora ci siamo e quest’estate ritorniamo in sala a comporre per il prossimo passo. Credo sia importante tenersi caldi in fase compositiva quanto importante prendersi anche una pausa e staccare. Non ci deve essere assolutamente fretta, rischi di peggiorare e fare le cose tanto per. Ci sono momenti buoni e non, basta semplicemente scovare il momento giusto e immergersi completamente.

Ci tengo a ringraziare di cuore Hannes e tutti i Sepolcro per questa intervista e chiaccherata che ci siamo fatti questa estate e che finalmente vede la luce.