“MAKE HARDCORE FAST AGAIN” – INTERVISTA AGLI xINQUISITIONx

Anche questa intervista agli xInquisitionx è stata realizzata mesi fa in vista della prima uscita della fanzine cartacea di Disastro Sonoro che poi non ha mai visto la luce purtroppo. Ci tengo a pubblicarla perchè scambiare quattro chiacchere con Francesco (voce degli xInquisitionx) è sempre estremamente piacevole perchè nelle sue parole trasuda una totale e sincera passione per l’hardcore e un’attitudine da far invidia a molti. Make hardcore fast again, prima di subito!

Classica domanda banale e scontata: come nascono gli Inquisition, quando e perché? Ma soprattutto da dove avete tratto ispirazione per il nome del gruppo?

Gli xINQUISITIONx nascono da una costola degli eccezionali OUR ROOTS unica band Marsigliese di POWERVIOLENCE in seguito al trasferimento in Brasile del cantante Laurent. Abbiamo deciso di fondare questo progetto su una linea meno sincopata e dai toni più hc restando comunque velocissimi,con pezzi brevi e roboanti. Il nome é stato difficile da trovare e abbiamo scelto questo perché risulta d’impatto e poi c’é un senso di DOLORE che ritroviamo molto in ciò che facciamo. Senza contare che é stata un’involontaria citazione a Mel Brooks con il suo film LA PAZZA STORIA DEL MONDO ( …The INQUISITION…what a show…here we go)

C’è uno “slogan” ricorrente che accompagna la vostra musica, ossia “Make Hardcore Fast Again”, slogan azzeccatissimo per il vostro sound. Cosa significa per voi suonare hardcore? Cosa significa per voi suonare veloci? E cosa volete trasmettere con una frase simile?

Lo slogan é ovviamente una parodia di quell’orribile dictat di Trump, ma c’é un motivo sonoro molto importante. Suoniamo rapidi e veloci per scelta,non per etica, il punto é che nessuno di noi ascolta o segue la scena “beatdown” con i suoi codici…non abbiamo nulla contro nessuno intendiamoci,semplicemente non siamo avvezzi a quel mondo e a quel modo di fare musica. HARDCORE per noi é la musica di chi si oppone, di chi non riesce a digerire il mondo nel quale viene inserito a forza…il ritmo che viene dal battito cardiaco,il basso che rimbomba come l’ulcera del disagioe la rabbia espressa nei riff di chitarra…andar veloce é una necessità perché,strano a dirsi,non sappiamo fare altro inoltre, non ci va di rompere le palle a chi ci ascolta con pezzi lunghi e intricati…ci teniamo a restare istintivi.

Chi scrive i testi all’interno del gruppo, da cosa sono ispirati e quali sono le idee che volete far passare attraverso essi?

I testi li scrive Francesco e le tematiche si fondano comunque sull’osservazone del mondo,delle dinamiche sociali che lo compongono e in gran parte raccontano di marginalità, traumi,fobie,gioie e dolori con le quali conviviamo ogni giorno. Per noi fare questa musica é raccontare l’epoca decdente nella quale viviamo attraverso diverse chiavi di lettura,non solo quella politica o sociale. C’é moltissima emotività.

Venite da Marsiglia, cosa potete dirci sulla scena hardcore/diy underground da quelle parti?

Marsiglia é una microgalassia nella quale siamo tutti amici,ma non so se si può parlare di SCENA (termine che purtroppo non comprendiamo.) Diciamo in modo spicciolo che per quanto attive e talentuose,le bands marsigliesi non collaborano molto tra loro,non riusciamo molto a capire come mai. Vorremmo ci fosse davvero più unità e solidarietà tra tutti e per tutti.

Tornando a parlare della vostra musica, su Blast It, ultima vostra fatica in studio dimostrate una carica aggressiva e un’ attitudine da fare invidia a molti, il tutto supportato da un fast-hardcore senza fronzoli che tira dritto per la sua strada. Quali sono i gruppi che influenzano maggiormente il vostro sound?

Premettiamo che aver trovato Tom Powder per registrare e mixare ci ha davvero permesso di arrivare a questo suono. Arriviamo tutti da orizzonti musicali diversi. Matt é un patito di blast beat e HC OLD SCHOOL, Patrick é sicuramente il più eclettico e fantasiosotra noi, Fred non é certo da meno, pensate che suona in un gruppo di CUMBIA (!!!) . Siamo d’accordo su gruppi come SPAZZ, CRIPPLED FOX, MINOR THREAT, RAISED FIST, TERROR, NEGAZIONE… molto del nostro bagaglio comunque lo fanno i gruppi underground che incontriamo durante i tour o quando assistiamo ai concerti.

Quanto pensate sia ancora il potenziale dell’hardcore e del punk oggigiorno? O quale pensate debba tornare ad essere?

Il PUNK HARDCORE non perderà mai il proprio potenziale finché ci saranno esseri umani che si sbatteranno per farlo vivere. Certo c’é stato un rallentamento nel cambio generazionale ma samo sicuri che per quanto cambiano le epoche ed i supporti, ficnhé ci sarà anche un solo motivo per tenere la mente accesa il l’HC ( e affini) avranno una ragione per esistere. Francesco cita i My Own Voice di Milano : ” E lo so che il mondo non cambia con una sola canzone,ma so anche che ogni urlo di vita é una scintilla di rivoluzione”

Vogliamo ringraziarti per questa stupenda opportunità.Sono persone come te che spingono una band come la nostra a continuare,specialmente nei momenti più difficili. Vogliamo ringraziare tutti quelli che stanno leggendo questa intervista perché certamente sono nostri amici e ci hanno aiutato a suonare in giro.Contrariamente a molte bands MAINSTREAM che snobbano le realtà italiane noi adoriamo suonare in giro per lo stivale. Infatti é proprio qui che abbiamo i nostri amici più cari (tra cui certamente tu).