Tower 7 – Entrance to a Living Organism (2020)

Non ho idea di come sia possibile che mia sia scordato di inserire questo Entrance to a Living Organism dei Tower 7 nell’articolo “Music Critics and Records Collectors are Pretentious Assholes“, articolo, per chi non se lo fosse ancora letto, dedicato ad alcune delle pù interessanti uscite in ambito punk e hardcore del 2020. Rileggendo l’articolo mi sono accorto di questa grave mancanza, perchè si tratta a mio parere di uno dei migliori dischi “punk” ascoltati negli ultimi anni, nonchè uno dei miei ascolti più assidui da marzo (mese di pubblicazione del disco) a oggi. Fatta questa premessa auto-assolutoria, cerchiamo di andare con ordine e addentriamoci in questa prima fatica in studio dei Tower 7, gruppo che sembra uscito direttamente tra la fine degli anni 80 e l’inizio dei 90. Il sound che caratterizza le otto tracce presenti su questo Entrance to a Living Organism è permeato di quel sapore e di quell’attitudine anarchica e riottosa tipica dell’underground hardcore/crust punk, riuscendo nell’impresa di sintetizzare tanto la lezione seminale di band anarcho punk come Anti-System e A-Political quanto l’irruenza selvaggia e furiosa di gente come Electro Hippies e in parte dei Concrete Sox più crust.

E’ dunque un’anarcho punk fortemente caratterizzato da un’attitudine tipica del crossover britannico fine anni 80 e che non nasconde all’ascoltatore l’influenza di certo metal (in alcuni momenti il riffing ricorda il trash metal più primitivo e crudo). Rimanendo sul lato prettamente musicale, se da una parte il sound generale da una sensazione di rabbia primitiva profondamente istintiva, dall’altra il riffing di matrice crossover/metal sembra molto ispirato e suonato non solo con qualità ma anche con una certa dose di personalità. A tutto ciò si sommano le vocals, estremamente selvagge e abrasive ma anche sofferte in alcuni passaggi, perfettamente in grado di segnare un continuum, sincero per quanto riguarda l’attitudine anarchica e riottosa, con i gruppi sopracitati. Come da tradizione anarcho punk, ad attirare e catturare l’interesse di chi ascolta sono sicuramente i testi e la volontà dei Tower 7 di rendere la musica principalmente un mezzo con cui esprimere le proprie tensioni di rivolta, tensioni tanto personali quanto politiche che necessitano di deflagrare liberamente, invece di venire soffocate per l’ennesima volta. In estrema sintesi questo Entrance to a Living Organism è si un disco da ascoltare tutto d’un fiato facendosi completamente inghiottire e distruggere, ma anche un lavoro che merita il giusto tempo per soffermarsi a leggere i testi di tracce devastanti come Ritual of Detention, Fatigue e Endless Growth. Se vi mancano gli Electro Hippies, ora potete consolarvi con i Tower 7 senza avere rimpianti!