In ogni caso, nessun rimorso – Intervista ai Morgana

Letteralmente folgorato da Contemporaneità, disco uscito nel corso del 2022, non ho perso troppo tempo e ho deciso di scambiare quattro chiacchiere con Bri, Sola, Ivan e Valeria, menti lucide, cuori ardenti e braccia forti e al contempo delicate dietro al progetto Morgana. Se avete un debole per le sonorità post-punk e new wave che chiamano in causa la scuola francese più recente e se vi interessano testi che mischiano il politico e il personale oscillando tra citazioni al Comitato Invisibile e altre di Guy Debord, i Morgana sono la band che fa al caso vostro e dovreste assolutamente leggere quello che hanno da dire. Perchè potremmo anche fallire, ma in ogni caso nessun rimorso. E come ci tengono a sottolineare loro stessi: Hate fascism – love punx!

Ciao ragazzi e ragazze! Il nome che avete scelto per la vostra band sembra voler citare quella Fata Morgana, antagonista nel ciclo di storie e racconti legati alla figura di Re Artù. Avete preso da questa figura l’ispirazione per il nome o viene da altro? e come mai proprio un nome come Morgana?

Ciao a tutti e tutte, inanzi tutto grazie per averci concesso questo spazio.
Allora il nome oltre che a fare riferimento proprio alla fata Morgana di re Artù, un antagonista del regnante Artù viene anche da una voluta citazione di uno dei gruppi (a nostro parere) più belli usciti dal panorama fiorentino: i Litfiba.
Comunque abbiamo scelto questo nome anche per come suonava e perché cercavamo una figura mitologica, storica ecc con un nome femminile.

Quando, come e perchè avete deciso di metter su una nuova band? Con quale obiettivo?

Questa band nasce praticamente in Corsica 81, uno squat di Firenze.
Ivan Valeria e Bri hanno vissuto lì insieme, Nicco no ma ci ha gravitato molte volte intorno.
Poco prima del COVID (anche se nessuno dei tre stava ormai in Corsica) abbiamo deciso di mettere su un gruppo post punk, anche perché è un genere che ascoltavamo tutti e quattro.
Il motivo per cui siamo nati è quello, penso e spero, per cui tutti i gruppi punk nascono: provare a dire quello che si pensa attraverso la musica.

Musicalmente attingete molto da tutto ciò etichettabile come coldwave, post punk e new wave, da dove viene la vostra passione per certe sonorità e la volontà di suonare esattamente questi generi?

Mah, la volontà viene dal fatto che ci piace questo sotto sotto genere del punk.
Anche se ascoltiamo di tutto, volevamo metterci in gioco su un terreno che non conosciamo, è per tutti e tutte la prima band post punk.
Sonorità riverberose e con chorus sono la base di quello che facciamo, mentre i testi vengono dal nostro percorso politico e personale.

Avete un suono (e non solo ma ci arriveremo dopo) che sembra prendere molta ispirazione dalla scuola francese più recente (Litovsk ma anche qualcosa di più Oi! come i Syndrome 81), è voluto questo richiamo alla scena francese? e se si, perchè?

Si diciamo che Litovsk e Syndrome 81 sono due gruppi che ci piacciono molto e che quindi in qualche modo ci ispirano, ma non volontariamente. Diciamo che sia loro sia tutto il resto che ascoltiamo ci ispira in qualche modo.
Più che altro a noi fa molto piacere essere accostati a loro, così come ci farà molto piacere suonare insieme ai Syndrome 81 a Bologna il 16 settembre 2023!
Per chiudere possiamo dire che attualmente in Francia secondo noi ci sono tra i migliori gruppi punk mondiali e le persone che abbiamo conosciuto lì sono proprio delle belle persone.

Non solo nella musica, ma anche nella scelta del bilinguismo italiano-francese dei vari brani si può notare una vicinanza di intenti con la scena post-punk/new wave degli ultimi anni. Come è nata la scelta di scrivere e cantare in francese e cosa pensate possa dare in più alla vostra musica?
Nella scrittura dei testi di Contemporaneità cosa vi ha influenzato da un punto di vista sociale, personale e anche politico? Cosa volete trasmettere con i vostri testi?

La scelta di cantare (anche) in francese è data da due motivi: primo perché appunto ascoltando diversi gruppi punk francesi ci siamo resi conto di quanto il francese sia bello per sonorità più cupe, il secondo motivo è perché la nostra cantante parla francese e quindi volevamo sfruttare questa sua conoscenza.
Il nostro percorso politico parte e cresce dall’occupazione di Corsica 81 e quindi da tutto l’universo antagonista legato al giro affine a Corsica, molte nostre cose sono ispirate al comitato invisibile parlando di cose attuali, ma anche alla società dello spettacolo di Debord se vogliamo tornare indietro di un po’ di anni.
Con i nostri testi vorremmo trasmettere uno sguardo sul contemporaneo, su tutto quello che non funziona in questa società.

E’ molto bello leggere nella vostra bio che sottolineate con orgoglio di esser nati nel circuito diy della vostra città Firenze e che odiate il fascismo. Quanto sono importanti per voi pratiche come il do it yourself e l’impegno attivo nella lotta contro il fascismo nella vostra città?

Il do it your self è fondamentale per un gruppo punk. Da sempre. Fai da solo quello che vorresti fare, e fallo come vuoi tu!
Anche la lotta al fascismo, ma anche a tutte le altre forme di discriminazione sono molto importanti.
Oltre ai momenti collettivi in cui queste lotte vengono portate avanti è importante che tutti anche in forma singola, ci battiamo contro ogni forma di oppressione

Prossimi concerti o tour? Avete anticipazioni anche per nuova musica o un nuovo disco?

Allora stiamo cercando di finire il disco nuovo, che salvo eventuali sorprese dovremmo registrare questa estate.
A fine aprile andiamo in tour, abbiamo delle date questa estate in Croazia e come dicevamo precedentemente a settembre suoniamo con Syndrome 81 e tante altre band a Bologna.

Grazie per questa intervista ragazzi e ragazze, speriamo di vederci presto! Make punk a threat again!

Grazie a te e a tutti e tutte che leggeranno questa intervista.
Hate fascim-love punx