Rauchers – Rauchers (2016)

I Rauchers con questo loro ultimo omonimo disco ci regalano 18 minuti (per 12 brani) di puro hardcore suonato veloce, violento e caotico, che si pone perfettamente a metà strada tra la vecchia scuola e le sonorità più moderne tendenti al powerviolence. I Rauchers suonano veloci e rumorosi proprio come piace a tutti gli amanti di quelle sonorità che, pur rimanendo ricoperte di una parvenza labile di melodia (e non si comprende come sia possibile ciò…), si pongono contemporaneamente oltre la musica ed oltre il rumore. E va bene così, detto francamente.

Questo “Rauchers”, ultima fatica dei nostri rilasciata nel 2016, è interamente dominato da una atmosfera claustrofobica e caotica, amplificata per tutta la durata dell’album dalle grida disperate e nervose del cantante. La loro proposta come già evidenziato è un hardcore senza compromessi, costantemente in bilico tra fastcore e powerviolence, senza però mai disdegnare parti più melodiche e “calme”, sia nella musica che nella voce, come nell’iniziale “Pensierostupendo”, un vero e proprio inno incazzato da cantare a squarciagola, può essere considerato a tutti gli effetti il manifesto di intenti, musicale ed ideologico, dei Rauchers. La musica, o per meglio dire il rumore, proposto dai nostri colpisce tanto il corpo quanto la stabilità mentale dell’ascoltatore, lasciando lividi e cicatrici sulla carne e squarci nella psiche. Quello che colpisce maggiormente del fast-hardcore dei Rauchers sono probabilmente le micidiali e devastanti accelerazioni che creano una sensazione di avvolgente caos nella quale le vocals incazzate si inseriscono alla perfezione, destabilizzando la già precaria sanità mentale dell’ascoltatore.

Ho avuto la fortuna di godermi dal vivo il fast-hardcore di questi quattro scalmanati incazzati provenienti da Desenzano del Garda durante la terza edizione (targata Telos Squat) dell’Acque Scure HC lo scorso settembre. Un live che, grazie sopratutto all’attitudine hardcore dei nostri e alla qualità dei pezzi da loro proposti, è stato devastante dal primo all’ultimo secondo, riuscendo a creare un atmosfera molto old school dominata da un caos sonoro che non lascia scampo a nessuno e a cui è impossibile resistere. Ed è forse la dimensione live il modo migliore per iniettarsi nelle orecchie la musica rumorosa dei Rauchers, pogando come se non ci fosse un domani.

Prima di concludere la recensione volevo fare un piccolo plauso alla copertina di questo “Rauchers”. Una copertina completamente in bianco e nero che trasmette immediatamente una sensazione di opprimente immobilismo e di angoscia e che ricorda molto gli artwork di dischi storici della scena hardcore italiana come “Disastro Sonoro” dei Peggio Punx, “Condannati a Morte nel vostro Quieto Vivere” dei Negazione e “Disperazione Nevrotica” degli Upset Noise.

La musica dei Rauchers è un disastro sonoro disperato e nevrotico che oltrepassa la musica ed il rumore! I Rauchers sono tutto quello di cui abbiamo bisogno noi cresciuti a pane, rumore e violenza sonora!