Stench of death, under the crust moon…

Nell’ultima settimana son andato in fissa con tre demo tutte accomunate dal fatto di rifarsi a quel marciulento e ribollente calderone noto come crust punk, perciò ho deciso di parlarvene anche per dare la giusta attenzione alle band che nell’underground tengono viva la fiamma, dimostrando ci sia ancora essere terreno fertile per certe sonorità. Se sentite anche voi questo nauseabondo odore di morte è perchè, sotto la luce della luna, sta per cominciare l’ennesima guerra crust. Schieratevi al fianco di Solastalgia, Axefear e State Manufactured Terror, preparatevi al massacro!

P.s. l’immagine di copertina è tratta da quel capolavoro cinematografico visionario, folle e violento di Hard to be a God, film del 2013 del regista russo Aleksei German. Se non l’avete ancora visto sapete quello che dovete fare.

Solastalgia – S/t (2023)

La demo crust più “sperimentale” presente in questo articolo è l’omonimo debutto di questi Solastalgia, duo sparso tra Barcellona e Zamora nella penisola spagnola. Qualche tempo fa su questo dannato blog decisi di tradurre e pubblicare un’interessante e approfondito articolo dedicato a quell’ibrido bastardo tra crust punk e musica industrial noto con il nome di industrial crust o come incrustial; la commistione tra questi due mondi sonori ha sempre esercitato un forte fascino su di me, tant’è che non poteva essere amore a primo ascolto con questi Solastalgia per via del loro mescolare i suoni e i paesaggi sonori tipicamente industrial dei Godflesh con le atmosfere paranoiche, apocalittiche e desolate degli Amebix. Da questo meticciato vengono partorite quattro tracce che bilanciano in maniera godibile e abbastanza originale le due anime sopracitate, evocando in maniera evidente alcuni momenti degli Spine Wrench o degli Optimum Wound Profile, riletti sempre sotto una lente abbastanza personale dalla band spagnola. In base ai vostri gusti sarete attratti maggiormente dai passaggi più freddi, post-industriali e ripetitivi o dalle atmosfere più catastrofiche che si rifanno alla primordiale scena crust punk britannica degli albori, ma nel suo complesso i Solastalgia sono autori di una formula che funziona e che è ricca di sfumature e spunti interessanti, scegliendo una strada poco battuta come quella dell’industrial crust ma che mantiene tutto il suo fascino. Un’ottimo debutto per gli spagnoli, assolutamente da divorare senza pensarci due volte per tutti gli amanti delle band sopracitate e delle atmosfere tanto industriali e urbane quanto apocalittiche e primitive.

Axefear- Demo (2023)

Qualche mese fa nel mio crust-peregrinare nei meandri oscuri di youtube alla ricerca di nuova musica marcia che potesse placare la mia crust-fame, mi imbatto nel live di questi Axefear, nuove band stench-crust di Seattle di cui però non trovo informazioni da nessuna parte perchè non hanno social media di nessun genere. Quegli 8 minuti di live catturarono il mio interesse al primo ascolto e quindi non riuscivo a sopportare l’idea di non poter ascoltare un loro disco o anche solo qualche registrazione scrausa caricata su youtube o bandcamp. Ma la pazienza è la virtù dei forti e infatti quest’estate appare davanti ai miei occhi, quasi dal nulla, una demo di tre brani firmata Axefear con la quale finalmente avrei potuto saziare la mia astinenza da crust punk. Tre tracce per un totale di nove minuti e una manciata di secondi, tre tracce che sono una dichiarazione di guerra crust senza esclusione di colpi e senza risparmiare raid nei possedimenti cari al metal più estremo, un perfetto breviario di quel brodo primordiale che qualcuno chiamò stenchcore. Nove minuti che bastano per mostrare tutte le qualità della band di Seattle, tra assalti di chitarra di matrice thrash metal, vocals barbariche e primitive e un’atmosfera generale di efferatezza guerresca, oltre ad una sezione ritmica che avanza incessante, distruttiva e granitica. Un’ottima demo di debutto per gli Axefear che, rifacendosi a nomi di culto del genere di ieri e oggi come Deviated Instinct, Fatum e i più recenti Warkrusher, ci obbliga a tenerli sott’occhio e a sperare di riascoltare presto qualcosa di più consistente e strutturato a livello di minutaggio. Potrei azzardare a dire che nei prossimi mesi e anni sentiremo parlare bene degli Axefear e che finalmente possiamo contare su una nuova legione pronta a combattere l’ennesima crust-battaglia. Affilate e brandite le vostre asce, preparatevi al massacro!

State Manufactured Terror – Demo (2023)

Da membri di Headsplitters e Pobreza Mental prendono vita senza alcun annuncio, improssivamente come fulmine che squarcia un cielo tempestoso, questi State Manufactured Terror, nuova entità crust punk impegnata nel diffondere l’assalto sonoro attraverso un’approccio militante, combattivo e intensamente distruttivo. Siamo nei territori a metà strada tra le sue pulsioni più crustcore e quelle più stench primordiali, tra Doom e Hiatus da un lato e primissimi Misery e Deviated Instinct dall’altro, il tutto votato alla distruzione senza risparmiare niente e nessuno, ma con il solo intento di ridurre tutto in macerie. Una proposta sonora intensa, sporca, grezza e per tutti questi motivi ancora più convincente e solida, a cui è difficile rimanere indifferenti perchè riporta con la mente a registrazioni degli anni ’80 o inizi ’90, come se si trattasse di qualche demo dimenticata e riesumata di quel periodo storico. Vedremo quale sarà il seguito si questa prima demo degli State Manufactured Terror da New York, ma le premesse lasciano ben sperare e personalmente mi stanno già facendo battere il cuore anche grazie ad alcuni titoli delle loro canzoni come Abolish Reform e Work Sucks. Crust punk militante e antagonista, bellicoso nell’attitudine e musicalmente distruttivo, cosa volere di più? Prendere appunti, segnarsi il nome di questi newyorkesi perchè in un futuro prossimo potranno regalarci dei capitoli di crust punk imperdibili!